Conclusa la selezione dei libri in concorso al Premio Letterario NapoliTime.
I volti del cinema che raccontano la camorra, l’attore Salvatore Striano e il regista Guido Lombardi, saranno insieme tra gli studenti del Premio con il loro libro “Teste matte”
Saranno 11 gli autori concorrenti alla terza edizione del Premio Letterario NapoliTime, selezionati dalla commissione organizzativa del Premio a fronte di tantissime candidature pervenute. A conquistare il giudizio favorevole della Commissione anche il libro scritto a quattro mani dall’attore Salvatore Striano e il regista Guido Lombardi con il libro “Teste matte” edito da Chiarelettere.
Si preannuncia una edizione ricca, non solo per la popolarità degli autori concorrenti, ma per le tematiche raccontate nei libri in concorso. Il Premio, organizzato dalla testata giornalistica NapoliTime e dall’Associazione Onlus Ecomuseo del Mare e della Pesca dei Campi Flegrei, editore del giornale, conserverà anche quest’anno la sua formula itinerante nelle scuole, affiancandosi nel corso dell’intero anno scolastico al piano formativo degli Istituti scolastici aderenti con l’obiettivo di avvicinare gli studenti alla lettura.
“Teste matte” sarà di certo un libro che attrarrà curiosità e interesse da parte dei giudici del premio, gli studenti, che avranno la possibilità di conoscere dal vivo Salvatore Striano e Guido Lombardi per cogliere, attraverso un dialogo aperto, qualcosa in più su questi due personaggi appartenenti al mondo del cinema e che si sono fatti apprezzare dal grande pubblico attraverso le pellicole di film di risalto e di grande importanza sociale. Il regista Lombardi, Premio Leone del Futuro per Là-bas, vanta nella sua filmologia “Take Five”, prodotto in collaborazione con Rai Cinema e riconosciuto di interesse culturale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema.
Il libro “Teste Matte” è l’autobiografia di Striano, ex camorrista dei Quartieri Spagnoli cresciuto in quella Napoli che ruba l’anima di chi china il capo e ubbidisce al potere della malavita e dei clan. Striano è la testimonianza tangibile che il destino è solo nelle nostre mani, riuscendo a cambiare la sua vita grazie alla passione per la recitazione scoperta durante il suo lungo periodo di detenzione in carcere, trovando la notorietà con l’interpretazione nel film “Gomorra” del regista Matteo Garrone, tratto dall’omonimo libro bestseller di Roberto Saviano.
Quella tra Striano e Guido Lombardi si è rivelata una proficua collaborazione, proprio perché sono stati capaci di interpretare la cruda realtà attraverso le pagine di un libro con la stessa intensità che traspare dalle pellicole dei loro film.