Effetto Jobs Act anche sui debitori, cambiano le caratteristiche dell’Italia indebitata, AZ Holding pubblica i dati relativi all’Osservatorio Statistico sui morosi.

- pubblicità -

logoazholdingIl profilo dei debitori italiani è sensibilmente cambiato nell’ultimo anno, queste le principali novità emerse dall’Osservatorio Statistico pubblicato da AZ Holding:

– La classe di morosi occupati è aumentata passando dal 26,6% nel 2014 al 40,7% nel 2015;
– Il secondo semestre 2015 ha registrato il maggiore incremento di occupazione, dato possibilmente legato all’entrata in vigore del Jobs Act (marzo 2015);
– La porzione di occupati che ha subito maggiori variazioni è stata quella degli Under 30 (da 1,64% nel 2014 a 3.2% nel 2015);
– Il trend occupazionale riscontrato giustifica le migliori performance di recupero registrate nel 2015 rispetto all’anno precedente; se il fenomeno continuerà i credit servicer potrebbero giocare un ruolo fondamentale nell’incremento di valore dei portafogli NPL.

Lo scopo dell’osservatorio Statistico pubblicato dal Gruppo AZ Holding si pone l’obiettivo di analizzare la correlazione tra il cambiamento delle caratteristiche dei debitori nel biennio 2014/2015 ed il miglioramento delle performance di recupero registrate nello stesso arco temporale.

azgrafici1Il campione di dati raccolti riguarda l’intero cluster di soggetti risultati debitori nell’arco di tempo considerato.

Il trend evidenziato sottolinea un netto incremento dei morosi occupati rispetto ai disoccupati, con un’impennata nel secondo semestre del 2015 come si evince dai grafici.

Nel 2015 la categoria di occupati che ha subito maggiori variazioni è stata quella degli Under 30, come evidenziato dalla figura.

Dall’analisi effettuata sul campione è stato possibile rilevare inoltre un aumento significativo dei dipendenti nel settore privato passati dal 70% all’81% con una concentrazione particolare nel centro Italia.

Premettendo che la maggiore presenza di soggetti morosi occupati incrementa la porzione di credito recuperato, è possibile correlare il miglioramento delle performance rilevate in AZ Holding (2015 Vs 2014) ai dati riscontrati dall’Osservatorio.

Stando agli ultimi dati pubblicati da PWC sulle sofferenze1, il valore delle transazioni di NPL previste per il 2016 sarà di circa 20 miliardi di euro nel mercato italiano. Proiettando il dato positivo dei cluster di soggetti debitori analizzati sulle curve di recupero 2016, è possibile ipotizzare che l’effetto del Jobs Act inerente l’occupazione dei soggetti, continuerà ad impattare positivamente anche nel 2016 producendo un incremento di performance nelle curve di recupero stimabile tra il 7% e il 10%;

Rapportando l’incremento di performance stimato sul valore delle transazioni attese, si potrebbe ottenere un surplus di recupero compreso tra 1 e 1,5 miliardi di euro.

Considerando questo incremento di valore nel recupero, il prezzo dell’acquisto dei portafogli NPL dovrebbe aumentare. I credit servicer come AZ Holding potranno quindi giocare un ruolo cruciale incidendo sul prezzo d’acquisto dei portafogli e facilitando l’incontro tra domanda e offerta sul mercato.

Quanto migliore sarà la performance del servicer tanto maggiore sarà l’impatto positivo nello smobilizzo delle sofferenze sul sistema finanziario italiano.

Università telematica Unicusano presso il learning center di Pagani sede di esame