Un successo al Teatro Augusteo ” Parenti Serpenti” con Lello Arena. Una commedia di Carmine Amoroso e regia Luciano Melchionna
Lello Arena è un attore, regista e sceneggiatore italiano. Ricordiamo il suo esordio nel mondo dello spettacolo nella seconda metà degli anni settanta nel gruppo comico Teatrale “ La Smorfia”con Massimo Troisi ed Enzo De Caro. Insieme hanno inventato una tecnica di comunicazione molto efficace e piacevole, che era inedita per quell’epoca molto apprezzata dal pubblico che diventò il vero trampolino di lancio della loro giovane carriera. Un grande amico Massimo Troisi, scomparso a soli 41 anni, un amicizia importante all’età di 13 anni, cresciuti insieme dentro l’Oratorio, con la voglia di fare e creare un piccolo quella di Lello Arena, che poi lo hanno portato a diventare un vero artista teatrale.
Oggi con successo ha interpretato da protagonista una divertente commedia di Carmine Amoroso, “ Parenti Serpenti”tratto dal famoso film di Mario Monicelli. Un grande cast, con Giorgia Trasselli, Raffaele Ausiello, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Autilia Ranieri. Lello Arena fa “Nonno Saverio”, un personaggio divertente ma tragico, che fa molto ridere, certo ma perché non ci sta più con la testa. Un successo al Teatro Augusteo, uno spettacolo drammaticamente umoristico, che racconta tutti gli atteggiamenti che si nascondono in una famiglia che apparentemente sembra una sana famiglia. Si sta per festeggiare il Natale e tutti i parenti si riuniscono per il tradizionale cenone così deciso dagli anziani genitori, che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti, che vivono in altre città. Uno sbarco di parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi. Diventerà purtroppo un appuntamento velenoso davanti all’esigenza di decidere chi ospiterà gli anziani genitori, che data l’età hanno bisogno di essere accuditi. Nel primo atto si configurano atteggiamenti ricchi di affetto, finto perbenismo e falsi sorrisi, dove nella seconda parte cadono le maschere, scatenando rabbie, sfoghi, tradimenti e rancori sino ad allora insospettabili.
Saverio e la moglie Trieste, interpretata da Giogia Trasselli diventano dei personaggi scomodi e nello stesso tempo saranno vittime della decisione paradossale presa dai figli. Proiettarli nell’aldilà, per mezzo di un regalo di Natale sotto l’albero, una stufa a gas, che decreterà la loro morte. L’apologia del cinismo dei figli chiuderà lo spettacolo attraverso un macabro valzer in platea.
Applaudito il monologo finale di Saverio sotto i riflettori, una prova attoriale da brividi, un artista a 360 gradi che riesce ad emozionare con la sua interpretazione conclusiva. Lui ha capito lo stato delle cose e la falsità dei suoi figli, che gli stanno attorno e che vorrebbero dipingerlo come il “povero vecchio” che nulla capisce, ma che in realtà ha già compreso la realtà meglio di chiunque altro.
Lello Arena:- Sono felicissimo che la commedia sia piaciuta al pubblico, l’ho capito dai calorosi applausi. IL successo è stato grazie ad una compagnia affiatata che ha lavorato con tanta passione. Abbiamo fatto ridere ed anche commosso e le lacrime sono emozioni.-
Il 19 febbraio, giorno del compleanno di Massimo Troisi, verrà annunciata una grande iniziativa per ricordare il suo amico, Massimo Troisi. Anticipazioni non ce ne sono ancora, ma finalmente a Napoli ci sarà un modo di fare una grande festa tutti insieme e di poter godere della sua arte, del suo talento e del suo genio, perché Massimo può essere ancora un riferimento per questa città. Lo ha detto l’attore Lello Arena nel corso di un’intervista a Mattina 9.
Recensione di Patrizia Zinno