Presentato nella Sala conferenze del Palazzo Arcivescovile in Largo Donnaregina, il progetto “Destinazione donna: itinerari femminili a Napoli”, sostenuto e promosso dall’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, e realizzato dall’Arcidiocesi di Napoli, a cura della delegata arcivescovile professoressa Adriana Valerio, storica e teologa.
Insieme all’assessore Teresa Armato e alla professoressa Valerio, all’incontro con la stampa, presieduto dal Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi padre Francesco Beneduce SJ, ha partecipato anche l’assessore allo Sport e alle Pari Opportunità del Comune di Napoli Emanuela Ferrante. La direzione progettuale e l’organizzazione generale di “Destinazione donna: itinerari femminili a Napoli” sono a cura di Francesco Sigillo.
Sette itinerari gratuiti, in programma dall’8 marzo al 6 giugno, con venti visite guidate, studiati dalla professoressa Valerio, per rendere visibile, valorizzare e diffondere la cultura delle donne attraverso la conoscenza di personalità e luoghi significativi della città. I partecipanti saranno accompagnati da guide in lingua italiana e inglese e i posti si potranno prenotare on line attraverso i canali social ufficiali Facebook e Instagram di “Destinazione Donna”, mandando un messaggio in posta privata. Obiettivi del progetto “Destinazione donna: itinerari femminili a Napoli” sono mettere in contatto i cittadini e i turisti con il patrimonio turistico-religioso rappresentato da quei luoghi che le stesse donne hanno reso vivi, animandoli di colorate esperienze umane, di impegnative relazioni sociali e di rilevanti occasioni culturali; e garantire una memoria di genere, fornendo alle nuove generazioni un punto di riferimento solido e duraturo nel panorama culturale della città attraverso itinerari che mettono in evidenza rappresentative figure femminili.
«Questo è uno dei grandi eventi che l’Assessorato al Turismo offre alla città e ai turisti – ha dichiarato l’assessore Teresa Armato –. Ho voluto stamattina con me anche l’assessore Ferrante perché l’obiettivo è di focalizzare, nel settore del turismo, la donna, le esperienze delle donne e le professionalità delle donne. Già lo scorso anno ho accettato con grande convinzione e piacere la proposta della diocesi e della professoressa Valerio di fare in modo che le nostre cittadine e i nostri cittadini e le nostre turiste e i nostri turisti potessero conoscere anche luoghi non noti nei circuiti e soprattutto storie, esperienze di donne, che hanno vissuto la loro vita in luoghi di cura, di culto e di socialità. Lo scorso anno ho partecipato ad alcuni tour e ho scoperto che erano molto apprezzati e che, accanto alle guide professionali, c’erano e ci sono giovani ragazzi e giovani ragazze che hanno accompagnato i visitatori in questi luoghi e hanno fatto in modo che la conoscenza di questi luoghi e di queste storie fossero un momento di emozione, proprio nel solco del turismo esperienziale su cui puntiamo. Siamo fieri che dal 2022 al 2023 le presenze nei nostri musei siano aumentate del 30% e siamo contenti di poter offrire ai nostri turisti pezzi importanti della nostra storia e della nostra identità, svelando le esperienze femminili di cui la grande storia non si occupa. Quest’anno abbiamo ampliato il programma dei tour e abbiamo voluto che questo progetto coincidesse con marzo, mese dedicato alle riflessioni sulla donna, proponendo queste nuove scoperte ai tanti turisti che stanno arrivando e che arriveranno nella nostra città. In base alle previsioni del nostro osservatorio e degli albergatori, viste le camere prenotate, aspettiamo 100.000 turisti per Pasqua, a cui poi bisognerà aggiungere il numero di turisti che arrivano all’ultimo momento».
«Non si immaginava un successo così prorompente degli itinerari inediti studiati e proposti dalla professoressa Valerio – ha dichiarato padre Francesco Beneduce –. La cosa bella è che a distanza di mesi ci ritroviamo a proseguire il racconto di una storia che non è infinita ma è una storia grande e ricca con nuovi itinerari. Il patrimonio che abbiamo è una sorta di giacimento petrolifero e dobbiamo fare delle perforazioni per tirare fuori le ricchezze. Ed è questo l’intento della curia: che le testimonianze del nostro passato, anche recenti, non restino dormienti e vengano portate alla luce. Sono contento che da marzo a giugno proponiamo una seconda edizione di questo progetto ma siamo talmente entusiasmati dall’idea che vorremmo renderlo un appuntamento che si ripete ancora grazie alla sinergia tra le varie istituzioni e associazioni sul territorio. La nostra Napoli, in questo periodo, per lo sforzo e l’impegno di tanti, nell’immaginario collettivo, nelle rappresentazioni, sta proponendo un’immagine bella. Non siamo ancora soddisfatti, però la fierezza delle nostre culture recuperate attraverso percorsi di scoperta diventa il giusto incentivo affinché il nostro patrimonio non venga fruito solo da chi viene da fuori ma da tutti, invitando anche i napolitani a rifarsi gli occhi e il gusto davanti a tanta immensità».
«Abbiamo trovato nell’assessore Armato una collaborazione preziosa. Senza il suo entusiasmo, la sua sensibilità e il suo sostegno non sarebbe stato possibile realizzare questi itinerari – ha dichiarato la professoressa Adriana Valerio –. Lo scorso anno siamo partiti con cinque itinerari sulle donne che sono andati davvero bene, al punto che non siamo riusciti a soddisfare tutte le richieste di partecipazione e, quindi, quest’anno ne abbiamo aggiunti altri due. Turisti e cittadini sono accompagnati nei percorsi da guide turistiche ma anche da giovani che stiamo formando affinché si appassionino a queste storie della città, in cui si ritrovano arte e spiritualità. Sono percorsi sorprendenti per i visitatori. Ad esempio, lo scorso anno, coloro che sono venuti al Monastero di Santa Chiara non immaginavano che le Clarisse, suore di clausura, fossero dinamiche, simpatiche e accoglienti e che offrissero dolci preparati da loro. Nuovi luoghi inseriti negli itinerari di quest’anno sono l’Ospedale della Pace, la Casa Santa della Nunziata, il Monastero di San Gregorio Armeno, il Conservatorio di Santa Maria di Costantinopoli e la Biblioteca Nazionale».
«Questa è una delle iniziative di spicco del nostro Marzo Donna, bando del Comune di Napoli, con cui viene data opportunità alle donne di partecipare con le loro idee e i loro progetti a diverse attività – ha dichiarato l’assessore Emanuela Ferrante –. Attraverso il vostro studio e la realizzazione di questi percorsi davvero spettacolari anche io ho scoperto l’esistenza di donne fondamentali, importanti, ben poco conosciute. Scontiamo, non solo a Napoli, ma purtroppo in tutto il Paese, una situazione di scarsa consapevolezza del ruolo delle donne. Anche se è un ambito diverso da quello degli itinerari che si presentano questa mattina, ma che comunque rientra tra le figure poco conosciute, mi piace ricordare, per esempio, la moglie di Masaniello che è stata la cosiddetta “viceregina”, accanto a Masaniello nella sua rivoluzione. E poi ci sono donne che hanno ricoperto ruoli cruciali anche nelle storie di camorra. Le donne, nel bene e nel male, ci sono sempre state. Iniziative come queste diventano fondamentali affinché le nostre donne siano consapevoli delle loro potenzialità. In questi percorsi vengono raccontate le donne che hanno fatto la storia con iniziative grandiose, come quella dell’Ospedale degli Incurabili, straordinariamente importante».
ITINERARIO 1
La carità come cifra del vivere
8 marzo – 5 aprile – 3 maggio
Partenza da Porta San Gennaro ore 16.00
Visite guidate:
Monastero Cappuccino di Clausura Santa Maria di Gerusalemme
Monastero Santa Maria Regina Coeli
Due straniere, la catalana Maria Longo e la francese Giovanna Antida Thouret, hanno lasciato il loro segno nella città di Napoli dedicandosi alla cura dei malati. Maria Longo ha fondato nel ’500 il più grande ospedale del Mezzogiorno, gli Incurabili, e Antida Thouret si è messa al servizio di questo nosocomio nell’800 innovando l’assistenza infermieristica. La visita nei due istituti nei quali hanno vissuto, il monastero cappuccino di clausura Santa Maria di Gerusalemme (fondato da Maria Longo) e quello di Santa Maria Regina Coeli (dove Antida Thouret ha operato) sarà l’occasione per conoscere una straordinaria storia di assistenza a Napoli e per entrare in contatto con la spiritualità contemplativa e attiva delle Cappuccine e delle Suore della Carità.
Soggetti femminili: Maria Longo e Giovanna Antida Thouret
ITINERARIO 2
Le donne e la cura
9 marzo – 6 aprile – 4 maggio
Partenza da via dei Tribunali 226 – ore 10.00
La visita all’Ospedale della Pace, antico complesso monumentale di Napoli e, con il suo Lazzaretto, il più importante centro ospedaliero della città per i contagi da malattie infettive, consente di conoscere la realtà della malattia e il ruolo delle donne nella storia della sanità partenopea. In questa visita si darà risalto sia alla figura di Teresa Filangieri Fieschi Ravaschieri, fondatrice dell’ospedale per bambini Ravaschieri e della sua opera legata alla cura di malati, sia alle tante donne presenti nelle scuole infermieristiche fondate a Napoli alla fine dell’800 per assistere in tempo di guerra e di epidemie.
Soggetti femminili: Teresa Filangieri Fieschi Ravaschieri, Grace Baxter, Elena d’Aosta
ITINERARIO 3
I figli della Madonna
9 marzo – 11 marzo
Partenza da via Annunziata 34 – ore 10.00
La visita alla Casa Santa della Nunziata, un complesso che inglobava la chiesa, l’ospedale e l’opera di accoglienza ai cosiddetti Figli della Madonna, consente di entrare nel mondo dell’assistenza ai bambini abbandonati (perlopiù di sesso femminile). La famosa Ruota, nella quale si ponevano le neonate, i saloni dove le balie nutrivano con il proprio latte, la grande struttura che consentiva la complessa attività assistenziale, conservano ancora oggi il lorio fascino che richiama a una cultura di accoglienza e di integrazione.
Soggetti femminili: Sancha d’Aragona, Giovanna I, Margherita di Durazzo, Giovanna II, le balie.
ITINERARIO 4
Fede e mistero
1 aprile – 6 maggio – 3 giugno
Partenza da Piazza del Gesù – ore 10.00
Visite guidate:
Monastero delle Clarisse
Monastero di San Gregorio Armeno
L’incontro con le Clarisse del Monastero di clausura di Santa Chiara e l’ascolto della loro esperienza di deserto, contemplazione e preghiera aprono questo itinerario che, partendo dal presente, vuol fare memoria del ruolo giocato a Napoli dalla regina Sancha, fondatrice del Monastero di Santa Chiara, simbolo del potere religioso e politico della casa angioina. Si prosegue con una visita al famoso monastero di San Gregorio Armeno. Accompagnati dalla lettura di alcuni bradi del “Diario” del ’500 della monaca Fulvia Caracciolo e de “I misteri del chiostro napoletano”, opera risorgimentale della benedettina Enrichetta Caracciolo, si visiterà la chiesa dove si conservano le reliquie del sangue di Santa Patrizia, compatrona di Napoli. Il sangue della santa, come quello di San Gennaro, si scioglie regolarmente a protezione della città.
Soggetti femminili: Sancha d’Aragona, le attuali clarisse e i loro dolci – Fulvia e Enrichetta Caracciolo, Santa Patrizia e il suo sangue.
ITINERARIO 5
L’educazione delle donne
2 aprile – 7 maggio – 4 Giugno
Partenza da via Costantinopoli – ore 10.00
Il Conservatorio di Santa Maria di Costantinopoli, poi chiamato “Collegio per le povere fanciulle napoletane”, introduce nell’ambito dell’educazione che veniva impartita alle donne in età moderna attraverso l’insegnamento della filatura e del ricamo. La presenza dell’immagine miracolosa della Madonna di Costantinopoli rende il luogo particolarmente suggestivo, segnato da una forte religiosità popolare. Il percorso continua con la visita alla chiesa e al chiostro di Santa Andrea delle Dame, luogo monastico riservato a nobildonne napoletane.
Soggetti femminili: Laura, Giulia, Lucrezia e Claudia Parascandalo
ITINERARIO 6
Coraggiose e temerarie
4 aprile – 2 Maggio – 6 Giugno
Partenza da Piazza Plebiscito – ore 16.00
La Biblioteca Nazionale di Napoli conserva memorie preziose della storia delle donne. In questo itinerario i partecipanti conosceranno sia la figura di Guerriera Guerrieri, che, eroicamente, in tempo di guerra, mise in salvo il patrimonio librario dai bombardamenti, opponendosi con fermezza prima ai tedeschi poi alle truppe alleate che intendevano appropriarsi di opere preziose; sia la personalità della duchessa Elena d’Aosta, attraverso il fondo da lei lasciato, che conserva reperti fotografici e etnografici relativi ai viaggi effettuati in Africa e memorie che documentano l’intensa attività umanitaria svolta con la Croce Rossa Italiana.
Soggetti femminili: Guerriera Guerrieri e Elena d’Aosta
ITINERARIO 7
Donne della Magna Grecia tra riti, misteri e iniziazioni
7 aprile – 5 maggio – 2 giugno
Appuntamento presso l’ingresso del Museo Archeologico Nazionale di Napoli – ore 10.00
Visita Museo MANN
Neapolis, con la sua religiosità, le sue manifestazioni del sacro e i suoi misteri, precede l’era cristiana. A partire dal mito di fondazione, che ha come protagonista un essere misterioso, la Sirena Partenope, l’incontro al Museo Archeologico Nazionale di Napoli offre l’opportunità di parlare delle donne della Magna Grecia e dei multiformi aspetti del sacro nella Neapolis greco-romana, attraverso l’esposizione di reperti rari che testimoniano l’importanza del ruolo femminile in età pre-cristiana.
Soggetti femminili: profetesse, sibille, sacerdotesse