Alle Gallerie d’Italia – Napoli, museo di Intesa Sanpaolo, dal 24 aprile al 14 luglio è possibile ammirare i due capolavori di Diego Velázquez “Immacolata Concezione” e “San Giovanni Evangelista sull’isola di Patmos”, provenienti dalla National Gallery di Londra, affiancati da altri due dipinti raffiguranti l’Immacolata Concezione: una di Paolo Finoglio, proveniente dal convento francescano di San Lorenzo Maggiore a Napoli, e l’altra di Battistello Caracciolo, conservata nella chiesa della Natività della Beata Maria Vergine a Roccadaspide, nel Cilento.
L’esposizione “Velázquez. Un segno grandioso” rappresenta un nuovo capitolo della rassegna “L’Ospite illustre”, curata e promossa da Intesa Sanpaolo, che dal 2015 espone nei suoi musei delle Gallerie d’Italia e al grattacielo di Torino opere di rilievo in prestito temporaneo da prestigiosi musei italiani e internazionali. Con questo appuntamento, “L’Ospite illustre” giunge alla 14/a edizione.
L’arrivo delle opere dalla National Gallery di Londra si inserisce nel rapporto di scambio e collaborazione con il prestigioso museo britannico, che in occasione del suo bicentenario, dedica dal 18 aprile al 21 luglio 2024 la mostra “The Last Caravaggio” all’opera “Il martirio di sant’Orsola” in prestito da Intesa Sanpaolo.
I dipinti sono allestiti nella sala dedicata alla prima stagione naturalistica tra Roma e Napoli, dove è abitualmente esposto “Il martirio di sant’Orsola”. L’eccezionale prestito dei due dipinti giovanili di Velázquez offre lo spunto per una riconsiderazione dei passaggi a Napoli del maestro sivigliano e, più in generale, degli scambi figurativi tra la pittura spagnola e napoletana nella prima metà del Seicento.
La presenza di Velázquez a Napoli s’inquadra nell’ambito dei due soggiorni italiani del maestro: il primo, motivato da ragioni di studio, tra l’estate del 1629 e la fine del 1630; il secondo, più lungo e ufficialmente legato al suo ruolo di soprintendente alle opere d’arte delle residenze reali, tra il gennaio del 1649 e il giugno del 1651. Il primo passaggio napoletano del pittore è attestato da un pagamento di 154 scudi che Velázquez riscosse recandosi di persona al Banco di San Giacomo, e cioè nello stesso luogo oggi sede partenopea delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo.
L’esposizione di questi due capolavori della prima produzione sivigliana del maestro permette di ripercorrere gli echi del naturalismo caravaggesco, sottolineando l’importanza per la formazione dell’artista dell’importazione a Siviglia di opere realizzate da Caravaggio e dai suoi seguaci, nonché di ricordare i soggiorni del maestro sivigliano nella capitale del Viceregno.
Commenta Michele Coppola, direttore generale Gallerie d’Italia: “Due capolavori di Velázquez dalla National Gallery accolti a Napoli, mentre il nostro Caravaggio festeggia a Londra i duecento anni del prestigioso museo inglese, è circostanza straordinaria che nasce da un lungo legame di amicizia, scambio e condivisione. Questa iniziativa evidenzia il riconoscimento del ruolo della Banca come grande attore culturale internazionale, confermando le Gallerie d’Italia tra i musei più aperti e dinamici di tutta Europa”.
Il catalogo dell’esposizione napoletana è edito da Edizioni Gallerie d’Italia – Skira.
Il museo di Napoli, insieme a quelli di Milano, Torino e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Art, Culture & Heritage della Banca.(AdnKronos)