Giocherai nel quotidiano, correndo, presentazione dell’opera di Temitayo Ogunbiyi mercoledì 21 a Ponticelli

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Collettivo Zero APS, Maestri di Strada Onlus, insieme all’ATS del Centro Polifunzionale Ciro
Colonna, e il museo Madre sono lieti di annunciare la presentazione del riallestimento
dell’opera della collezione del museo Madre dell’artista Temitayo Ogunbiyi, intitolata
“Giocherai nel Quotidiano, Correndo” (2020). L’evento avrà luogo il prossimo 21 febbraio
2024 alle ore 11:00 presso il Centro Polifunzionale Ciro Colonna, sito in Via Curzio
Malaparte, 42 Ponticelli, Napoli.

Ingresso libero.

La cerimonia sarà presieduta dalle autorità locali, da rappresentanti del Museo Madre e da
rappresentanti di alcune scuole del territorio e sarà un’occasione per condividere
l’entusiasmo per l’arte, promuovere la diversità culturale e sottolineare l’importanza della
collaborazione tra istituzioni culturali.

L’opera, uno spazio di gioco appositamente concepito dall’artista per il cortile del museo
Madre in occasione della riapertura dopo la pandemia, concessa in comodato d’uso dalla
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli, rappresenta un
significativo contributo alla valorizzazione dell’arte contemporanea e all’arricchimento
culturale del territorio locale.

La presentazione del riallestimento dell’opera sarà un momento di celebrazione e
condivisione culturale, che unirà la comunità attorno all’arte, alla bellezza e alla libertà del
movimento.

L’installazione site specific di Ogunbiyi “Giocherai nel quotidiano, correndo / You will play
the everyday, running” 2020, è stata commissionata nell’aprile 2020, sotto la direzione
artistica di Kathryn Weir e prodotta a distanza tra Lagos e Napoli durante il lockdown
dovuto alla pandemia da Covid-19. La commissione prevedeva la creazione di un
playground, uno spazio di gioco e di apprendimento, appositamente concepito per il Madre.

Il progetto mira a ristabilire una connessione umana perduta, attraverso il gioco e
l’intrattenimento; per questo i tubi in ottone sono modellati – nelle loro curvature e connessioni – per replicare l’itinerario tracciato da Google Maps di un viaggio che parte da
Lagos, in Nigeria, e termina al museo Madre di Napoli. Nello specifico, i tre percorsi su cui i
bambini giocheranno replicano infatti il tragitto tra Lagos e Napoli, tra l’aeroporto di
Capodichino e il Museo Madre e tra quest’ultimo e il centro della città. Le sculture interattive hanno trasformato il cortile interno del museo in un terreno di gioco e in un giardino, dove bambini e famiglie potevano giocare.

Da qui la decisione di donare l’opera al Centro Polifunzionale Ciro Colonna, edificio
scolastico in disuso nel quartiere Ponticelli, a Napoli Est, fulcro di una rete di realtà
associative che propone strategie per contrastare la dispersione scolastica e che è
giornalmente popolato da ragazzi e bambini del quartiere. Il Centro Colonna ha visto
realizzarsi nello scorso anno una serie di progetti, quali Casa di Risonanza, progetto
vincitore del Creative Living Lab – IV e il festival Viale delle Metamorfosi, tasselli di una
visione più ampia, che hanno avviato una rigenerazione e una rifunzionalizzazione di alcuni
dei suoi spazi per mezzo di percorsi partecipativi.

Sulle strutture tubolari sono applicati intrecci di canapa o altro materiale naturale che
richiamano, nel loro disegno, le pettinature nigeriane e giamaicane, i due paesi d’origine dei genitori dell’artista.

L’uso di questo materiale ha una doppia finalità: rendere più facile la presa ai bambini che si arrampicheranno e proteggerli dal calore emanato dall’ottone esposto al sole. Oltre al riferimento alle acconciature intese come pratica sociale e comunitaria femminile, la ricerca sul ruolo della donna nelle società – in questo caso dell’Italia meridionale – si sviluppa attraverso l’introduzione di alcuni elementi legati alla preparazione dei cibi: le basi delle strutture – in ottone, bronzo e cemento – sono il risultato di una riproduzione seriale in scala, in fusione a cera persa per l’ottone e il bronzo, e colata in matrice per il cemento. Gli elementi sono ispirati alle forme delle padelle in terracotta come quelle utilizzate nella preparazione del ragù napoletano e altro pentolame in alluminio, tra cui i tipici pentoloni con cui le famiglie del sud preparavano, alla fine dell’estate, le conserve di pomodoro per l’inverno.

Attraverso i riferimenti alla botanica locale e al confronto tra le storie culinarie campane e
nigeriane, l’opera viene inserita nella “natura”, costruendo all’interno del cortile uno spazio
ideale in cui i ragazzi di tutte le età imparano a prendersi cura di un giardino che diventerà
patrimonio collettivo.

Temitayo Ogunbiyi, con radici profonde nella cultura nigeriana, ha guadagnato
riconoscimenti a livello internazionale per il suo contributo nell’arte contemporanea; la sua
capacità di fondere elementi tradizionali e moderni, insieme alla sua prospettiva unica sulla
vita quotidiana, rende le sue opere affascinanti e coinvolgenti per un vasto pubblico.
Collettivo Zero, Maestri di Strada e il museo Madre invitano tutti gli amanti dell’arte,
appassionati e cittadini a partecipare a questo evento straordinario, che si preannuncia
come un momento di grande valore culturale per Ponticelli e per tutta la città di Napoli.

 

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