Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, in occasione della ricorrenza della nascita di Roberto Murolo, avvenuta 112 anni fa, il 19 gennaio 1912, propone all’amministrazione comunale partenopea d’intitolare al grande cantore della Napoli classica le scale di via Cimarosa, poste proprio dinanzi al palazzo dove si trova la sua casa, oggi sede della fondazione Roberto Murolo, dove il grande artista visse e morì, casa che sarebbe dovuta diventare un museo accessibile al pubblico, cosa che fino a oggi non è ancora avvenuta, nonostante le tante richieste al riguardo. Al momento, all’artista, nell’ambito del quartiere collinare, è dedicata solo una rotonda in cemento posta all’incrocio tra via Rossini e via Paisiello, cosa che non solo appare riduttiva ma della quale sono a conoscenza ben pochi “.
“In verità – afferma Capodanno – mi aspettavo, già da tempo, una maggiore considerazione per un artista dell’importanza e della fama non solo nazionale ma anche internazionale di Murolo, che ha rilanciato la canzone napoletana nel mondo intero e che tanto lustro ha dato e continua a dare a Napoli, riproponendo le più belle melodie e scrivendo pagine indelebili che fanno, a giusta ragione, parte del retaggio storico della cultura partenopea “.
“Ma, fino a questo momento, così non è stato – puntualizza Capodanno -. In verità a Murolo, nel 2014, fu anche intitolata una delle traverse di via Nino Bixio, nel quartiere Fuorigrotta, cosa che però fece storcere il naso a più di un estimatore del grande artista, sia per il fatto che si era scelto un tratto di strada collaterale sia perché la scelta era caduta al di fuori del territorio del Vomero, quartiere dove Roberto Murolo era sempre vissuto e dove, prima di lui aveva abitato, anche il padre, Ernesto Murolo, come ricordano le due lapidi apposte sulla facciata del fabbricato in via Cimarosa “.
“L’idea dell’intitolazione delle scale attigue al palazzo – osserva Capodanno – mi è tornata in mente, mutuando quanto fatto al riguardo prima per Giancarlo Siani e, più di recente, per un altro grande artista, Massimo Troisi, al quale sono state intitolale le scale di via Mariconda “.
“Molto meglio una rampa di scale – sottolinea Capodanno – piuttosto che una rotonda, posta al centro di un incrocio, per raggiungere la quale peraltro le persone dovrebbero effettuare un attraversamento con possibili immaginabili conseguenze, alla luce anche del notevole traffico esistente nella zona in questione “.
“Mi auguro che, in tempi brevi, questa proposta venga fatta propria anche dal Comune di Napoli – conclude Capodanno -. Così, come auspico, che, in tempi rapidi, la sua casa possa diventare un museo aperto al pubblico, rendendo così omaggio a un grande e indimenticato protagonista della canzone napoletana “.