Il rapporto tra Libertà e Autorità, il 2 e 3 dicembre otto momenti di riflessione al festival “Alla prova del tempo”

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Nel cuore della città, presso la chiesa dei Santi Marcellino e Festo, sabato 2 e domenica 3 dicembre 2023, si terrà la prima edizione del festival “Alla prova del tempo. Storia con figure. Libertà/Autorità”.  

Il progetto è ideato e organizzato dell’Associazione APS A Voce Alta, con il coordinamento scientifico dei professori Gennaro Carillo e Andrea Mazzucchi, ed è promosso e finanziato dal Comune di Napoli.   Il festival ripercorrerà qualche stazione del cammino accidentato della libertà, del suo rapporto ambiguo con l’autorità e con la sua degenerazione (l’autoritarismo, in tutte le sue forme, dalla tirannide alle dittature totalitarie, passando per l’eterna lotta contro la libertà della scienza). Lo farà coniugando concetti e figure chiave di questa vicenda, in un contrappunto costante fra contemporaneità, modernità, antichità. I temi che verranno affrontati in questa prima edizione del festival sono: libertà repubblicana, tiranni, corpi contesi fra desiderio, saperi e poteri, Verdi, il Risorgimento, uomini e donne nella lotta partigiana, storie di vampiri, Anna Politovskaja, la dissidenza nella Russia di Putin.

Le due giornate si articoleranno in otto incontri presentati dallo scrittore, critico letterario e saggista Paolo Di Paolo e con la presenza e la partecipazione di Laura Pepe, Matteo Palumbo, Fernanda Alfieri, Giovanni Bietti, Michela Ponzani, Francesco P. de Cegli, Sara Giudice, Luciana Castellina.

Il festival prenderà il via sabato 2 dicembre, alle ore 10.00, con i saluti del sindaco Gaetano Manfredi e di Alessia Amante di A voce alta.   Prevista la partecipazione del Liceo Statale Domenico Cirillo, dell’ITI Galileo Ferraris, del Liceo Statale Eleonora Pimentel Fonseca, del Liceo Classico Statale Umberto I, del Liceo Statale Vittorio Emanuele II-Garibaldi. A partire dai temi della Libertà e dell’Autorità con la produzione di video e la messa in scena di un agone di parole, due squadre si affronteranno, sostenendo in una giocosa e serrata gara le ragioni della libertà e quelle dell’autorità. Sarà una giuria ad assegnare la vittoria alla squadra più convincente nella difesa delle proprie argomentazioni.

«Questa due giorni è un primo seme di un progetto più ampio che vogliamo portare avanti in città sul tema della storia e dell’uso della storia come chiave di lettura del presente e del futuro – ha spiegato il sindaco Manfredi Quest’anno è stato scelto un tema importante come il rapporto tra libertà e autorità, che ci aiuta anche a comprendere le dinamiche geopolitiche che stiamo vivendo in questa fase così difficile. Lavoreremo insieme alle associazioni e ai promotori di questa iniziativa perché la nostra idea è  riportare stabilmente il festival della storia a Napoli».

«Dopo aver celebrato, quest’anno, l’80esimo anniversario delle Quattro giornate di Napoli, con la prima edizione del festival “Alla prova del tempo” – ha affermato il coordinatore delle Politiche culturali del Comune di Napoli Sergio Locoratolo – torniamo a parlare di libertà. Lo facciamo per ricordare a noi stessi, ancora una volta, che la libertà è il frutto dell’azione politica e che della politica costituisce, al contempo, il primario obiettivo. Lo facciamo, ancora una volta, guardando al passato, perché ci guidi nella comprensione del presente e ci serva da orientamento per il futuro. E lo facciamo nella piena consapevolezza che la memoria è materia viva, fragile, contesa, che richiede un cambio di passo dalla rievocazione alla riflessione».  

«È apparso quanto mai opportuno che questa Amministrazione comunale, che intende l’autorevole passato di questa città non come lascito inerte, come deposito rassicurante, ma come dynamis e come spinta verso l’innovazione, offrisse il suo sostegno al festival “Alla prova del tempo”, che affida la cura della memoria non solo a segni e luoghi simbolici, ma soprattutto alle ricerche, agli studi storici e alla diffusione di tali conoscenze», ha spiegato il consigliere del Sindaco di Napoli per le Biblioteche e la Programmazione culturale integrata, Andrea Mazzucchi.

«Ci sono molti modi di intendere la storia – ha sottolineato Gennaro Carillo – Uno è quello, paralizzante, di farsi schiacciare dal peso di una tradizione (“L’Italia è un paese in cui comandano i morti”: è una battuta amara de Il regista di matrimoni, di Marco Bellocchio). Un altro è invece quello di avere una consapevolezza il più possibile precisa del passato e fugare il rischio di rimozioni. In questo senso la memoria è un atto politico, un antidoto, una forma di resistenza. Questo festival ha l’ambizione di provare a rispondere, seppure parzialmente, a un bisogno. E lo fa allestendo un programma non banale su un tema, Libertà/Autorità, di rilievo cruciale per il nostro presente».  

«La nostra associazione Aps A Voce Alta, consapevole che la conoscenza del passato aiuta a comprendere il presente e a progettare il futuro, ha affiancato per tre anni la casa editrice Laterza nell’organizzazione del Festival della Storia e delle Lezioni di Storia.  Con il sostegno del Comune di Napoli è nato “Alla prova del tempo. Storia con figure”, il festival che offrirà argomenti, temi e spunti per pensare alle ragioni del nostro presente, riflettendo sul rapporto problematico tra Autorità e Libertà nella storia dalla Grecia, fino a quello della Russia dei giorni nostri. Prezioso e necessario sarà il contributo degli studenti», ha concluso Marinella Pomarici.

«Nel panorama dei festival culturali, “Alla prova del tempo” è un piccolo gioiello con l’obiettivo di interrogarsi nella sua prima edizione, su temi importanti come la libertà e l’autorità, per capire il presente attraverso il passato. È per me – ha concluso Paolo Di Paolo – un grande piacere presentare gli incontri e poter dialogare con i professionisti invitati a partecipare per il bisogno di ragionare sulla storia che oggi sentiamo necessario e urgente».

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