Adotta uno scrittore, Lorenzo Marone incontra i detenuti del carcere di Secondigliano martedì 12.

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I libri sono mondi in formato tascabile, in grado di regalare attimi di libertà e di evasione a chi ha l’ardire di iniziarli e perdercisi. Ma hanno anche il potere, se non di condurci in un altrove, quantomeno di ridipingere le nostre gabbie, mentali o fisiche, rendendole sostenibili.

Con questo intento Adotta uno scrittore, progetto del Salone Internazionale del Libro sostenuto dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, da anni porta gli autori del panorama contemporaneo italiano nelle scuole carcerarie piemontesi. Dopo l’esperienza nazionale dello scorso anno, che ha visto l’adozione di Carlos Spottorno presso la Casa di Reclusione di Pontremoli, per l’edizione 2019 rinnova la sua rete grazie alla collaborazione con il Cesp (Centro studi scuola pubblica – Rete nazionale delle scuole ristrette) e la amplia al Sud Italia, grazie alla collaborazione con la Fondazione CON IL SUD, coinvolgendo quattro scuole carcerarie: la Casa Circondariale Secondigliano a Napoli, la Casa Circondariale Ettore Scalas di Cagliari, la Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo e l’Istituto Penale Minorile E. Gianturco di Potenza.

 

“I giovani che partecipano ad Adotta uno scrittore hanno una grande opportunità: quella di appassionarsi alla lettura e alla cultura, due strumenti fondamentali per essere liberi e poter scegliere che cosa diventare – afferma il Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte Giovanni Quaglia –. L’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte è da sempre al fianco di questo progetto, perché fa crescere nuovi semi di sapere, dialogo e bellezza nelle scuole e in alcuni luoghi-simbolo di fragilità e marginalità, come gli istituti carcerari, in modo che il valore della lettura possa coinvolgere anche chi è più in difficoltà.”

 

“La letteratura è bellezza, potenzialmente a disposizione di tutti ma non sempre accessibile – sottolinea Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD. Educare a riconoscerla, portandola in luoghi come le carceri minorili vuol dire consegnare a tanti ragazzi, che hanno vissuto e vivono tuttora una situazione di svantaggio, uno strumento di liberazione. Siamo convinti che attraverso la cultura si possano aprire opportunità vere di riscatto”.

 

Le prime adozioni, in programma entrambe martedì 12 marzo, sono presso la Casa Circondariale Secondigliano – Istituto Tecnico Commerciale Caruso di Napoli e l’Istituto Penale per Minorenni (IPM) “E.Gianturco” all’interno dell’Istituto Penale Minorile E. Gianturco di Potenza.

 

Il primo ha adottato Lorenzo Marone, avvocato e autore, tra gli altri, de La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015), Magari domani resto (Feltrinelli, 2017), Cara Napoli (Feltrinelli, 2018). Un incontro significativo, quello tra Marone e i reclusi, per un autore originario della città che lo adotta, e che instaurerà con i reclusi una relazione, durante i tre incontri in programma, fatta di letture, scambi liberi, confronti e dialoghi. Un percorso che culminerà con riferimenti al romanzo Un ragazzo normale (Feltrinelli, Premio Giancarlo Siani 2018) di Marone, ambientato anch’esso nella Napoli del Vomero, quartiere in cui lo scrittore è cresciuto. La vita del protagonista Mimì e della sua famiglia si intrecciano con quella coraggiosa di Giancarlo Siani, vittima di un attentato di camorra proprio nel 1985, anno in cui le vicende sono ambientate. Ma per precisa scelta dell’autore, questo non vuole essere un libro su Giancarlo Siani quanto un percorso da fare con lui, attraverso la storia di una famiglia ordinaria, di un bambino speciale e di un contesto storico che è quello degli anni Ottanta. Ciò che Marone riesce a tratteggiare con abilità e con il consueto garbo che lo contraddistingue è senz’altro la scintilla che abita nel cuore e nella mente di Mimì, la forza propulsiva che lo porta a coltivare grandi sogni, senza paura, piuttosto con la spavalderia e qualche volta l’arroganza di chi nulla teme di fronte all’ideale primario di giustizia che lo anima.

 

Sarà invece Gaetano Cappelli lo scrittore, in uscita per Marsilio con La vedova, il santo e il segreto del pacchero estremo, commedia brillante e irriverente che consente di svelare segreti, paradossi e follie del mondo dell’arte contemporanea, che si recherà all’Istituto Penale per Minorenni (IPM) “E.Gianturco” all’interno dell’Istituto Penale Minorile E. Gianturco di Potenza, sua città d’origine, per tre incontri.

 

Gli autori adottati nelle Case di Reclusione del Sud Italia sono: Lorenzo Marone dall’Istituto Tecnico Economico “E. Caruso” presso la Casa Circondariale Secondigliano di Napoli (prossimi appuntamenti: 3 e 16 aprile); Flavio Soriga dal CPIA 1 presso la Casa Circondariale Ettore Scalas di Cagliari (in fase di definizione); Evelina Santangelo dal CPIA 1 presso la Casa di Reclusione Pagliarelli di Palermo (prossimi appuntamenti: 29 marzo, 17 aprile e 2 maggio); Gaetano Cappelli dal CPIA 1 presso l’Istituto Penale Minorile E. Gianturco di Potenza (prossimi appuntamenti: in fase di definizione).

 

Adotta uno scrittore ha accresciuto la sua notorietà negli anni e i suoi numeri riflettono l’azione energica e costante. 340 gli autori adottati, 336 le classi, 4 le case di reclusione, a cui si aggiungono 1 ospedale, 1 sede universitaria, per un totale di 10374 studenti coinvolti. 138.000 è invece il numero dei ragazzi entrati gratuitamente al Salone Internazionale del Libro grazie all’Associazione.

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