~Dal 12 marzo in libreria
Nel giorno della nascita del grande poeta, la Polidoro editore ripubblica Mattinate napoletane,
una raccolta di quindici novelle apparsa per la prima volta nel 1886.
Con una scrittura malinconica e sentimentale, dominata da una profonda pietà umana, Di Giacomo accompagna il lettore nei vicoli di Napoli, pullulanti di vita, alla ricerca di storie da raccontare.
Dopo aver lasciato gli studi di medicina per dedicarsi al giornalismo Salvatore Di Giacomo si fece interprete di quello che amava definire il “verismo sentimentale”, cioè una scrittura capace di cogliere nella miseria impercettibili sfumature, elementi che sfuggono all’occhio poco allenato.
E Mattinate napoletane, apparso per la prima volta nel 1886, è rappresentazione viva di questo spirito narrativo.
In queste quindici novelle, mescolando storie bizzarre, come quella del canarino poeta, ad altre decisamente più comuni, come quella di Fortunata, la fiorista accoltellata dal marito geloso, Di Giacomo accompagna il lettore per i vicoli pullulanti di vita realizzando un preciso e crudo ritratto di quella che il medico svedese Axel Munthe definì «la città dolente»: la Napoli di fine Ottocento.
Si mise in cammino, scendendo per Toledo, con le mani in tasca e la testa china, tutto pensoso. Che si sentisse dentro lui stesso non lo sapeva.