Otto racconti dalla malavita alla politica, dal calcio alla Germania dell’Est, dalle avventure di aspiranti picciotti a profeti fin troppo terreni, fino alle storie di Van Gogh rubati, Mondiali che finiscono meno bene di quanto ci si aspetti e scioperi che entreranno nella Storia. Claudio Metallo, noto documentarista calabrese ma napoletano di adozione, torna così in libreria con la raccolta di racconti, spietata e spiazzante, Comandare è meglio che fottere.
Con una scrittura scorrevole, piacevole e sincera, capace di trascinare e divertire, Metallo traccia un’analisi puntuale della malavita e dei suoi meccanismi.
Moltissimi i librai italiani che, coinvolti dall’editore CasaSirio in fase di lavorazione della raccolta, hanno apprezzato l’opera definendola – tra gli altri commenti – un’“Analisi puntigliosa dei meccanismi della malavita, unita alla gioia della narrazione accattivante” come ha detto Giorgio, libraio de La Confraternita dell’Uva di Bologna.
Si può ridere della Mafia, della Camorra e della ‘Ndrangheta? L’autore ci obbliga a farlo senza giri di parole: il modo di spezzare questo potere malato è screditarlo con una risata. Una raccolta basata sulla lingua delle strade, soffocate dalla delinquenza, e sull’ironia dissacrante, tipica della sceneggiatura napoletana.
Immancabile il piglio documentaristico con cui Metallo ci accompagna tra i vicoli delle città restituendoci fotografie della Storia del nostro Paese.
“La lettura delle sue pagine non può lasciare indifferenti” Emiliano, Libreria Ubik, Monterotondo
“Claudio non scrive, suona ritmi dissacranti, fa jazz con il mandolino” Rosario, Libreria La Scugnizzeria, Napoli
“Te la spassi e poi ti rendi conto che hai letto di Mafia, di Camorra,
di ‘Ndrangheta e che Metallo non ha paura di sporcarsi le mani.” Carlo e Serena, Libreria Milton, Alba
L’AUTORE:
Claudio Metallo è di Campora S.G. (CS). Lavora come documentarista (Fratelli di TAV, vincitore della sezione Ambiente del 10° Festival del Cinema dei Diritti Umani di Buenos Aires, ‘Un pagamu – la tassa sulla paura, premiato in vari festi- val, L’avvelenata. Cronaca di una deriva, menzione speciale per l’impegno civile al Festival delle Terre di Roma). Nel 2013 ha vinto il Premio Gianluca Congiusta per l’impegno nel raccontare una Calabria che resiste, nella quale ostinatamente torna appena può. Con CasaSirio Editore ha pubblicato Come una foglia al vento – Cocaine bugs, Vangelo di malavita e Tutti sono un numero.