Il 14 maggio, a Napoli, si terrà la presentazione del romanzo “Di gelo e di fuoco – Un viagglio di mille anno lungo la Via Francigena” di Guido Fiandra – con la prefazione di Gianni Letta. (DM edizioni)
È la notte del 17 dicembre del 1899, manca una settimana alla cerimonia di apertura della Porta Santa con la quale papa Leone XIII darà inizio al Giubileo Secolare. Francesco, anziano abate dell’abbazia di San Filippo al Marta, seduto alla sua scrivania, è inquieto. Sente che la sua vita sta volgendo al termine e lui non ha ancora ultimato il grande romanzo sulla Via Francigena – la strada medioevale che per mille anni è stata la spina dorsale dell’Europa – al quale sta lavorando da trent’anni.
All’improvviso qualcuno bussa alle porte dell’abbazia. Guardandosi attorno con circospezione, come temesse di essere visto, Francesco scivola lungo i corridoi del monastero e, quando apre il portoncino, ha un moto di contentezza nel vedere chi siano i viandanti che sbucano dall’oscurità, con i quali mostra di avere grande familiarità.
In quella notte magica l’impossibile è diventato reale, i quattro viaggiatori – Sigerico vescovo di Ramsbury (990), Maria Rodriguez spagnola di umili origini che non sa più se è ebrea o cristiana (1350), Goetz Von Berlichingen capitano di ventura tedesco di nobili ascendenti (1550), Jean Baptiste Fournier prima rivoluzionario ora facoltoso commerciante di vini francese (1825) –, che provengono da nazioni diverse e hanno percorso la Via Francigena in quattro epoche differenti sono giunti contemporaneamente all’abbazia.
L’abate li accoglie felice, ora sente che il suo romanzo, anche grazie alle storie che ognuno di loro gli racconterà, potrà essere terminato. Ma assieme a loro, o forse proprio a causa del loro arrivo – perché si sa che il bene e il male sono contigui – nel monastero è giunto anche il Diavolo che ha tentato l’abate fin da ragazzino e non può accettare di vederne il trionfo. In un tremendo duello che dura fino all’alba, i due contendenti si sfidano all’ultimo sangue.
Info: www.digeloedifuoco.it
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La Via Francigena tra Mito e realtà.
Le cinque epoche della narrazione sono state scelte in quanto crocevia di profonde trasformazioni sociali, religiose, politiche che misero a dura prova la capacità di sopravvivenza umana: l’anno Mille, per la dicotomia superstizione-religiosità; il Trecento per la grande epidemia di Peste; il Cinquecento per la nascita del luteranesimo in opposizione alla decadenza della Chiesa cattolica; la fine del Settecento per l’Illuminismo, la rivoluzione francese, la presa di coscienza dei diritti dell’uomo. E infine l’Ottocento, che fa da cornice a tutta la storia, per essere stato il secolo delle grandi trasformazioni sociali, politiche, economiche.
Nei viaggi dei quattro personaggi lungo la Via Francigena, che per secoli è stata il crocevia di genti di ogni razza, ceto sociale, religione, cultura e colore, c’è una sorta di premessa a quell’Europa unita che proprio lungo le vie medioevali ha mosso i suoi primi passi.
GLI AUTORI:
Guido Fiandra
Regista, scrittore, autore, docente.
Nel corso della quarantennale carriera, ha esplorato svariati linguaggi della narrazione e della visione, alternando la scrittura e la regia. Ha spaziato tra cinema di finzione e documentaristico, televisione, fotografia, arte, teatro. E’ socio fondatore della Writers Guild Italia, il sindacato degli sceneggiatori. Cura una collana di libri di cinema per Dino Audino editore. Da due decenni è docente del Corso di Regia e Sceneggiatura presso l’Accademia del Cinema di Bologna. “Di Gelo e di Fuoco”, una storia inizialmente pensata per essere una miniserie televisiva, scritta a più mani, è il suo primo romanzo.
Fabrizio Fangareggi
Da sempre innamorato di letteratura e cinema, dopo la maturità si è diplomato al Corso di Regia e Sceneggiatura all’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna. Ha pubblicato diversi racconti su antologie e riviste; tra i suoi romanzi, “Ekhelon”, vincitore del Premio Letterario Cittadella nel 2014. Nel 2016 esce “Il confine del buio” finalista al premio letterario “Un libro per il cinema” e nel 2018 “Il buio di York” secondo volume della serie “Le confessioni di Arundel”.
Pierluigi Fabbri
Assicuratore, appassionato di Storia sin dall’infanzia.
È stato nella giuria dei premi letterari reWritten nel 2004 e (secret) Unveiled nel 2005, organizzati da KULT Underground/KULT Virtual Press,ilsecondo con la sponsorizzazione di Edizioni Clandestine. Nel 2016 pubblica “Il confine del buio” finalista al premio letterario “Un libro per il cinema” e nel 2018 “Il buio di York” secondo volume della serie “Le confessioni di Arundel”.
Andrea Zauli
Dopo aver fondato il trimestrale letterario Bhodinskj in Romagna e lavorato come copywriter a Milano, approda a Roma dove insegna sceneggiatura a Cinecittà. Cresciuto a pane, fantascienza e horror, finisce per scrivere tutt’altro – per esempio la comedy L’utero al dilettevole (vincitrice del 48H Film Festival 2009), il melò Il paese delle piccole piogge (in onda su Rai 1 nell’autunno 2012), il lungometraggio sull’immigrazione clandestina Carta bianca (premio per la distribuzione al RIFF 2013, uscito nelle sale italiane nell’estate 2014), la video-art Sulla nostra pelle (Premio Lenovo-Zooppa al Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina 2016