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Mercoledì 19 luglio alla Libreria Raffaello in via Kerbaker verrà presentato il nuovo libro di Antonio Capitano e Marianna Scibetta intitolati Due o Tre Giorni al Massimo.
Dalla prefazione di Fabrizio Catalano (nipote di Leonardo Sciascia)
Due o tre giorni al Massimo è un libro che allo stesso tempo ricostruisce e inventa il passato, che cerca dei personaggi e rende gli autori stessi dei personaggi, che mescola rigore e divertimento, fantasticherie e documenti, leggende e sensazioni. Che mescola, innanzi tutto, generi letterari.
È un’inchiesta dagli echi vagamente borgesiani dove la finzione solo con scarsa convinzione cede il passo alla verosimiglianza. È un gioco di equivoci e di rimandi. Ed è una gustosa impresa collettiva in un mondo dominato da un
individualismo aspro e arido.
individualismo aspro e arido.
La narrazione dei sogni è per Vittoria l’anello di congiunzione della sua fantasia con la realtà, così come non si può separare la fragranza del fiore, allo stesso modo, lei porta in sé tutta l’essenza della Sicilia, del mare e della sua Palermo.
Tutto sembra essere fermo e mosso in un vorticoso presente: due o tre giorni al massimo è il tempo che Donna Vittoria propone ai partecipanti di un concorso per svelare un mistero che è sotto gli occhi di tutti.
Ma Palermo la conquista cambiando gli schemi dello spazio e del tempo dove il passato e il presente si intersecano come in una sfera armillare per lasciare il passo al futuro che brilla all’orizzonte di una nuova Sicilia.
Nell’intreccio la storia, le storie, le essenze, il gusto, gli sguardi, l’amore, gli aromi e l’arte.