Il mio cadavere, Polidoro riscopre il primo romanzo noir italiano di Francesco Mastriani.

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Polidoro Editore in libreria dal 9 novembre: Il mio cadavere di Francesco Mastriani, prefazione di Vittorio Del Tufo.
Il romanzo fa parte della collana AltroParallelo dedicata alla riscoperta di opere meno note di autori dell’Otto e del Novecento italiano come San Gennaro non dice mai no (prefazione di Alessio Forgione) e Gli alunni del tempo (prefazione Goffredo Fofi) di Giuseppe Marotta – di cui cureremo la ripubblicazione di tutte le opere – , La madre di Grazia Deledda (prefazione di Veronica Galletta), Mattinate napoletane di Salvatore Di Giacomo (prefazione di Marco Perillo).
Il mio cadavere fu pubblicato per la prima volta a puntate sull’Omnibus nel 1851 e l’anno dopo in un volume unico. È considerato il primo noir scritto in Italia.
Mastriani è stato un popolare scrittore di romanzi d’appendice, drammaturgo e giornalista. Buona parte della sua produzione mostra attenzione al racconto delle condizioni delle classi subalterne napoletane. Il protagonista è Daniele de’ Rimini, un talentuoso musicista disposto a tutto per ottenere soldi e successo dopo aver strappato una promessa d’amore: diventare milionario nel giro di due anni per poter sposare la bella e ricca ereditiera Emma. Questa ricerca spasmodica di denaro lo porterà a stringere un patto macabro con la morte.

Prefazione di Vittorio Del Tufo

«Rileggere Mastriani oggi, a oltre duecento anni dalla nascita, significa tuffarsi non solo in un genere letterario, che conta oggi (soprattutto a Napoli) innumerevoli epigoni, ma anche in un mondo che è stato il nostro, e ci appartiene ancora. Un mondo di deboli e diseredati, e di figure malinconiche le cui silenziose scie continuano ad attraversarci, come fantasmi del passato».

Vittorio Del Tufo

Pubblicato a puntate su L’Omnibus nel 1851 e l’anno successivo in volume unico torna oggi in libreria con la prefazione di Vittorio Del Tufo Il mio cadavere di Francesco Mastriani, considerato il primo romanzo noir scritto in Italia.

Daniele de’ Rimini è un talentuoso maestro di musica disposto a tutto per ottenere soldi e successo, soprattutto dopo aver promesso al padre di Emma, bellissima e ricca ereditiera figlia di una nobile e potente famiglia spagnola, un milione per la sua mano. Nella ricerca della rendita Daniele arriva a casa di Edmondo, un baronetto milionario che, in cambio della cifra, gli chiederà un macabro patto: vegliare e intrattenere il suo cadavere, dopo la morte, per un intero anno.

Pubblicato a puntate nel 1851 e in volume nel 1852, Il mio cadavere è considerato il primo noir italiano.

L’autore

Francesco Mastriani (Napoli, 1819 – 1891) è stato un popolare scrittore di romanzi d’appendice, drammaturgo e giornalista. Buona parte della sua produzione mostra attenzione al racconto delle condizioni delle classi subalterne napoletane. La sua attività culturale diede un enorme contributo alla nascita del meridionalismo e contribuì attivamente allo sviluppo della scrittura verista. Tra le sue opere si ricordano Il mio cadavere (1851), La cieca di Sorrento (1853), I vermi (1865), I misteri di Napoli (1870), La spia (1883), La malavita (1889-90), La comare di borgo Loreto (1894), La sonnambula di Montecorvino o Peppe il brigante di Sora-Napoli (1906).

 
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