Oltre la metà degli adolescenti italiani ha letto di più nel corso dell’ultimo anno e conviene sul fatto che la pandemia abbia avuto un effetto positivo sulle proprie abitudini di lettura. È quanto è emerso da un’indagine condotta dalla piattaforma di apprendimento online GoStudent in occasione della Giornata Mondiale del Libro (23 aprile) in cui sono state esaminate le abitudini di lettura dei più giovani. I dati sono stati rilevati attraverso un sondaggio online condotto in sette mercati internazionali, tra cui Italia, Spagna, Paesi Bassi, Germania, Grecia, Turchia e Messico. In totale 1.000 genitori di adolescenti tra gli 11 e i 18 anni sono stati chiamati a rispondere ad un questionario sulle abitudini e preferenze in tema di lettura dei propri figli. Lo studio è stato condotto ad aprile 2022.
Boom di giovani lettori nell’ultimo anno, un trend che è rimasto anche dopo la pandemia.
I ragazzi in lockdown hanno preso molti più libri in mano e questo trend non sembra destinato ad esaurirsi con la fine dello stato di emergenza. Infatti, per oltre la metà dei ragazzi italiani esaminati, la pandemia ha influito positivamente sulle abitudini di lettura: il 51% legge di più e solo l’8% ha riscontrato un calo in seguito al Covid-19.
Questa tendenza è comune anche ai ragazzi degli altri Paesi analizzati e si è fatta sentire soprattutto in Turchia, Messico e Spagna, dove la pandemia ha avuto effetti positivi sulle abitudini di lettura per oltre l’84% degli adolescenti turchi, il 69% dei giovani messicani e il 65% dei ragazzi spagnoli.
Grecia e Germania sono i due mercati dove il Covid-19 ha, invece, avuto un impatto più negativo sui giovani in relazione ai libri: il 14% dei genitori intervistati ha, infatti, dichiarato che i propri figli hanno letto meno a seguito della pandemia.
Solo 3 ragazzi italiani su 10 hanno letto almeno un libro al mese durante lo scorso anno. Italia fanalino di coda anche per numero di libri letti in media.
Nonostante la pandemia abbia avuto degli effetti positivi sulle abitudini di lettura degli italiani, solo 3 ragazzi su 10 leggono almeno un libro al mese.
In media gli italiani hanno letto meno di 12 libri durante lo scorso anno: il 10% dei nostri ragazzi ha letto al massimo due libri e si attesta a meno del 2% la percentuale di chi ha letto cinquanta libri o più. Rispetto all’Italia, gli altri Paesi analizzati hanno totalizzato una media di quasi 14 libri letti durante il 2021. Con una media di 25 libri, i turchi risultano i giovani lettori più avidi, mentre i messicani, con una media inferiore ai 10 libri l’anno, sono la nazionalità che legge di meno. Se consideriamo solo i Paesi europei esaminati, l’Italia è il fanalino di coda dell’Europa, seguita solo dalla Spagna, con meno di 11 libri letti nel 2021.
Per quanto riguarda le ragioni per cui i nostri ragazzi non leggono con maggior frequenza, solo il 39% dei genitori italiani ha dichiarato che il proprio figlio non ami leggere, contro la media del 46% degli altri Paesi analizzati. Il 41% dei genitori del Bel Paese sostiene, invece, che sia la mancanza di tempo il motivo principale per cui i nostri ragazzi non leggono quanto vorrebbero.
I genitori degli adolescenti italiani leggono più assiduamente rispetto a quelli del resto d’Europa. C’è, inoltre, una stretta correlazione tra le abitudini di lettura dei genitori e quelle dei loro figli.
Il 43% dei genitori italiani intervistati ha detto di leggere almeno una volta alla settimana. Un dato più alto rispetto a quanto dichiarato dai genitori olandesi (40%), spagnoli (38%), greci (38%) e tedeschi (13%). Leggono, invece, più assiduamente i genitori dei Paesi extra-europei presi in esame: il 66% dei turchi e il 46% dei messicani dice, infatti, di leggere una volta a settimana o più.
Dallo studio è, inoltre, emersa una stretta correlazione tra le abitudini di lettura degli adolescenti e quelle dei loro genitori. I giovani dei Paesi analizzati i cui genitori hanno dichiarato di leggere almeno una volta alla settimana sono a loro volta lettori più avidi. I figli di coloro che leggono assiduamente hanno letto tre libri in più a testa (17) durante il 2021 rispetto alla media di tutti i bambini e ragazzi coinvolti nel sondaggio (14).
I ragazzi i cui genitori dicono di leggere meno di una volta al mese, invece, si attestano a loro volta su una media più bassa, con soli 8 libri letti nel corso dello scorso anno.
I libri preferiti dagli adolescenti italiani sono quelli fantasy e di avventura, seguiti dalle letture di fantascienza e da fumetti e manga.
Con il 64% delle preferenze, i libri fantasy o di avventura risultano essere i più amati degli adolescenti italiani. Seguono in termini di popolarità i romanzi di fantascienza. Fumetti, manga e libri illustrati si sono aggiudicati, invece, la terza posizione. Anche negli altri mercati analizzati fantasy/avventura, fantascienza e fumetti risultano essere i tre generi preferiti, ma c’è una maggior predilezione per fumetti, manga e libri illustrati rispetto che per le letture sci-fi.
I libri rosa o i romanzi d’amore (9%), così come i saggi e le letture specialistiche (7%) risultano, invece, i meno amati dalle nuove generazioni di lettori del Bel Paese, un dato più basso rispetto alla media degli altri Paesi presi in esame.
I classici di ieri e di oggi più amati: dalla saga di “Harry Potter” a “Il Piccolo Principe”.
Ci sono storie capaci di superare la prova del tempo e che non appartengono ad una sola generazione. Per esempio, la saga di Harry Potter, il cui primo volume celebra quest’anno il suo 25° anniversario, è tuttora l’opera preferita di bambini e ragazzi in tutto il mondo. Anche in Italia, i libri di Harry Potter sono risultati essere i più amati dai giovani lettori. Oltre alle avventure del mago Potter, hanno riscosso molte preferenze anche “Il Piccolo Principe” e “Il Signore degli Anelli”.
Per quel che riguarda gli autori più apprezzati dagli adolescenti italiani, sul podio spicca la scrittrice J.K. Rowling, creatrice di Harry Potter. Altri nomi particolarmente amati dai nostri ragazzi sono Agatha Christie e Stephen King.
La scuola riveste un ruolo chiave per spronare i giovani alla lettura.
La lettura e la conoscenza dei classici della letteratura internazionale continuano a rivestire un ruolo fondamentale nell’istruzione dei giovani in Italia, così come nel resto del mondo.
Il 37% dei ragazzi italiani intervistati ha ammesso di aver letto durante lo scorso anno esclusivamente o quasi libri imposti dalla scuola. Per il 29% la metà delle letture consumate nel 2021 era obbligatoria, mentre il 34% ha dichiarato di aver letto principalmente libri di propria iniziativa. La Spagna è il Paese tra quelli analizzati in cui la scuola ha influenzato maggiormente le abitudini di lettura dei più giovani (42%), in Grecia, invece, il 50% degli intervistati ha detto di aver letto più libri scelti in autonomia rispetto a quelli suggeriti dalla scuola.
La sera, prima di andare a letto, è il momento d’elezione per immergersi in un libro.
La lettura diverte, rilassa e ispira gli adolescenti italiani che, come i coetanei del resto del mondo, preferiscono leggere prima di andare a letto (52%). Il 41% predilige il fine settimana e solo il 6% dei giovani lettori legge di mattina, prima di andare a scuola. Abitudini di lettura, queste, in linea con quelle riscontrate anche negli altri Paesi analizzati. |
L’89% degli italiani è ancora legato al libro fisico. Solo il 6% predilige gli ebook e il 3% gli audiobook. Per quel che riguarda il formato, il libro fisico tradizionale risulta ancora l’opzione preferita dai più. L’89% dei ragazzi italiani – così come turchi e greci – legge prevalentemente libri cartacei, mentre solo una minoranza consuma letture in formato digitale (6%) o audiobook (3%). In Germania, invece, solo il 62% ha dichiarato di preferire i libri fisici, ebook e audiobook hanno ricevuto rispettivamente l’11% e il 14% delle preferenze. Il 69% degli adolescenti italiani acquista le proprie letture in libreria. Rispetto ad altri Paesi in Italia si regalano meno libri: il 26% ha dichiarato di leggere principalmente libri ricevuti in regalo, contro il 47% dei tedeschi e il 38% dei greci. La Spagna è il Paese in cui si regalano meno libri (15%).
“Il numero di studenti che si affidano a GoStudent in Italia e nel mondo è in continua crescita, sta diventando, quindi, sempre più importante conoscerne in prima persona abitudini, consumi e preferenze. La lettura è senza dubbio uno dei pilastri su cui ruota da sempre la formazione delle nuove generazioni; comprendere questo contesto è fondamentale per noi di GoStudent al fine di poterci avvicinare sempre di più a bambini e ragazzi e continuare ad avanzare nella nostra missione di dare vita alla scuola globale n°1 al mondo”, ha commentato Ricardo Reinoso, Country Manager di GoStudent Italia. |