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Arriva in libreria “NASCERE COME PINOCCHIO. Storie di PMA” (Guida editori, pagine 232, euro 22) di Brigitte Allain-Dupré, a cura di Marisa D’Arrigo, Astra De Luca, Marzia Duval.
Il saggio: «Le domande che ho nella testa sono molto più complicate di quelle che il mio cervello può comprendere… Forse nel mio cuore c’è ancora un ghiacciolo che non si è sciolto, è per questo che i miei amici non mi amano… Sono un mutante della fantascienza…».
Queste sono alcune delle parole di coloro che hanno attraversato l’esperienza della PMA, come genitori o come bambini. Sono queste le parole che accogliamo nei nostri studi di psicoterapeuti… e sono molte le domande che nascono dall’incontro con persone che portano nel corpo, nel cuore, nella mente, lo sconcerto di una vita alla ricerca di un senso a partire dalla narrazione di un’origine: desiderata, sognata, immaginata, fantasticata.
Quali dinamiche si attivano nelle coppie che cercano faticosamente di realizzare il desiderio di un figlio? Cosa percepisce un bambino che come zigote ha attraversato il gelo? Cosa accogliamo come clinici e come tessiamo con loro le narrazioni delle origini? Se è pur vero che i bambini nati dal progresso delle biotecnologie applicate al campo della riproduzione sono bambini uguali a quelli nati naturalmente, l’avventura psicologica e fisiologica vissuta dai loro genitori sembra marcare in maniera cosciente, ma soprattutto inconscia, una difficoltà a considerarli (o a considerarsi) bambini come gli altri. Brigitte Allain Dupré esplora a partire dalla sua esperienza di analista junghiana i movimenti psichici dei protagonisti della PMA. Utilizza il tesoro ancestrale delle favole (a partire da Pinocchio, la Bella Addormentata nel Bosco, Frozen) e delle immagini (l’Annunciazione di Lorenzo Lotto) per sollecitare nel lettore un pensiero immaginativo e accompagnarlo a percorre strade, viali, vicoli, sentieri insieme a questi protagonisti per poter scorgere, nel paesaggio della vita, le luci e le ombre che lo compongono.
Quali dinamiche si attivano nelle coppie che cercano faticosamente di realizzare il desiderio di un figlio? Cosa percepisce un bambino che come zigote ha attraversato il gelo? Cosa accogliamo come clinici e come tessiamo con loro le narrazioni delle origini? Se è pur vero che i bambini nati dal progresso delle biotecnologie applicate al campo della riproduzione sono bambini uguali a quelli nati naturalmente, l’avventura psicologica e fisiologica vissuta dai loro genitori sembra marcare in maniera cosciente, ma soprattutto inconscia, una difficoltà a considerarli (o a considerarsi) bambini come gli altri. Brigitte Allain Dupré esplora a partire dalla sua esperienza di analista junghiana i movimenti psichici dei protagonisti della PMA. Utilizza il tesoro ancestrale delle favole (a partire da Pinocchio, la Bella Addormentata nel Bosco, Frozen) e delle immagini (l’Annunciazione di Lorenzo Lotto) per sollecitare nel lettore un pensiero immaginativo e accompagnarlo a percorre strade, viali, vicoli, sentieri insieme a questi protagonisti per poter scorgere, nel paesaggio della vita, le luci e le ombre che lo compongono.
Brigitte Allain Dupré, psicologa clinica di formazione psicoanalitica junghiana, ex-analista infantile della Société Francaise de Psychhologie Analytique, ha lavorato come analista dell’infanzia e dell’adulto in diversi contesti geografici e socio-economici. È attualmente Docente del CIPA (Centro Italiano di Psicologia Analitica-Istituto per l’Italia Meridionale e la Sicilia). È membro della IAAP (International Association of Analytical Psychology).