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Venerdì 27 Gennaio, il Punk Tank Café avrà l’onore di ospitare Nello Trocchia, che presenterà il suo ultimo lavoro “Pestaggio di Stato”.
Il Libro
«La storia è pesante, ti aiuto a trovare testimoni e riscontri. Vieni a Napoli». È così che comincia l’inchiesta che scoperchia i fatti accaduti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile del 2020. Quel pomeriggio 283 agenti della polizia penitenziaria muniti di caschi e manganelli, alcuni a volto coperto, entrano nel reparto Nilo del carcere Francesco Uccella. Irrompono nelle celle e prendono a calci, pugni, schiaffi i detenuti. Alcuni vengono rasati a forza. Il pestaggio dura ore, prosegue nei corridoi, lungo le scale. È una mattanza. Nei giorni successivi i fatti vengono denunciati, ma il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria respinge le accuse. Con ritmo serrato, Nello Trocchia ricostruisce l’inchiesta che ha reso pubblici i video delle violenze riprese dalle telecamere di sicurezza, la testimonianza e le storie delle vittime e dei carnefici, il depistaggio operato dalla catena di comando, la noncuranza della politica. Perché tutto questo è potuto accadere? E perché si può ripetere ancora? Un libro che racconta, anche attraverso la voce di chi la vive, la realtà materiale e psicologica del carcere in Italia, ma anche il potere e le sue menzogne.
«La storia è pesante, ti aiuto a trovare testimoni e riscontri. Vieni a Napoli». È così che comincia l’inchiesta che scoperchia i fatti accaduti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile del 2020. Quel pomeriggio 283 agenti della polizia penitenziaria muniti di caschi e manganelli, alcuni a volto coperto, entrano nel reparto Nilo del carcere Francesco Uccella. Irrompono nelle celle e prendono a calci, pugni, schiaffi i detenuti. Alcuni vengono rasati a forza. Il pestaggio dura ore, prosegue nei corridoi, lungo le scale. È una mattanza. Nei giorni successivi i fatti vengono denunciati, ma il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria respinge le accuse. Con ritmo serrato, Nello Trocchia ricostruisce l’inchiesta che ha reso pubblici i video delle violenze riprese dalle telecamere di sicurezza, la testimonianza e le storie delle vittime e dei carnefici, il depistaggio operato dalla catena di comando, la noncuranza della politica. Perché tutto questo è potuto accadere? E perché si può ripetere ancora? Un libro che racconta, anche attraverso la voce di chi la vive, la realtà materiale e psicologica del carcere in Italia, ma anche il potere e le sue menzogne.
Quello che è successo nel carcere di Santa Maria Capua Vetere è la prova del fallimento della struttura sociale ed istituzionale del nostro paese. L’abdicazione del sistema Giustizia. Questo libro va letto. Sconsigliato a coloro che hanno parlato di ripristino della legalità dopo i terribili fatti che vengono qui riportati.
Ilaria Cucchi
Nello Trocchia
Nello Trocchia, classe 82 , Nola, Provincia di Napoli, inviato del quotidiano “Domani”, ha svelato per primo i pestaggi a danno dei detenuti avvenuti il 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Lo ha fatto nel settembre dello stesso anno, aprendo il caso: uno scoop ripreso dalle maggiori testate italiane e internazionali.
Ha firmato inchieste per “il Fatto Quotidiano”, “L’Espresso”, Rai 2 (Nemo) e La7 (Piazzapulita).
Ha ricevuto il premio Paolo Borsellino, il premio Articolo21 per la libertà di informazione, il premio Giancarlo Siani e il premio Goffredo Parise. Ha sollevato lo scandalo dei vitalizi ai condannati, firmato scoop sul caso Consip, raccontato imprenditoria e politica protagoniste del saccheggio ambientale in Campania e non solo. Ha pubblicato, tra l’altro, Casamonica (Utet 2019), dal quale ha tratto un documentario in due puntate per il canale televisivo Nove, e Il coraggio delle cicatrici (con M.L. Iavarone, Utet 2020).
Nello Trocchia, classe 82 , Nola, Provincia di Napoli, inviato del quotidiano “Domani”, ha svelato per primo i pestaggi a danno dei detenuti avvenuti il 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Lo ha fatto nel settembre dello stesso anno, aprendo il caso: uno scoop ripreso dalle maggiori testate italiane e internazionali.
Ha firmato inchieste per “il Fatto Quotidiano”, “L’Espresso”, Rai 2 (Nemo) e La7 (Piazzapulita).
Ha ricevuto il premio Paolo Borsellino, il premio Articolo21 per la libertà di informazione, il premio Giancarlo Siani e il premio Goffredo Parise. Ha sollevato lo scandalo dei vitalizi ai condannati, firmato scoop sul caso Consip, raccontato imprenditoria e politica protagoniste del saccheggio ambientale in Campania e non solo. Ha pubblicato, tra l’altro, Casamonica (Utet 2019), dal quale ha tratto un documentario in due puntate per il canale televisivo Nove, e Il coraggio delle cicatrici (con M.L. Iavarone, Utet 2020).
“La mia frase preferita per raccontare questo lavoro, bello e difficile, è incasellata nel film Fortapàsc, storia di Giancarlo Siani, faro ed esempio, cronista ucciso dalla camorra nel 1985: “Gianca’ ‘e notizie so’ rotture ‘e cazz”.”