Assegnato il permio Nobel per la Letteratura. L’Accademia svedese ha tributato il riconoscimento per l’anno 2018 alla scrittrice polacca Olga Tokarczuk, nata nel 1962 e, per il 2019, all’autore austriaco Peter Handke, nato nel 1942. Queste le motivazioni. A Olga Tokarczuk “per la sua immaginazione narrativa che con passione enciclopedica rappresenta l’andare al di là dei confini come forma di vita”. A Peter Handke “per un lavoro influente che con ingegnosità linguistica ha esplorato la periferia e la specificità dell’esperienza umana”.
L’ultimo Nobel per la Letteratura era stato assegnato nel 2017 a Kazuo Ishiguro. Dopo lo scandalo per molestie che nel 2018 aveva colpito il marito di una giurata, il fotografo e regista Jean Claude Arnault e travolto l’Accademia di Svezia portando a una serie di dimissioni, il premio era stato sospeso e rimandato al 2019.
Nel 2014 Peter Handke, in occasione dell’assegnazione del Nobel per la letteratura al francese Patrick Modiano, dopo aver dispensato grandi complimenti al collega, si espresse con parole molto dure nei confronti del Nobel e propose anzi di abolirlo. “Modiano è davvero un autore notevole con un’opera unica”, affermò, aggiungendo che il riconoscimento, con la sua “falsa canonizzazione” della letteratura, non porta nulla di buono: “Il Premio Nobel andrebbe finalmente abolito”, disse Handke in una dichiarazione all’agenzia austriaca Apa. Secondo lo scrittore austriaco, autore di capolavori come i romanzi ‘Prima del calcio di rigore’, ‘Breve lettera del lungo addio’, ‘Infelicità senza desideri’, il Nobel porta “un momento di attenzione, nelle pagine dei giornali”, ma per la lettura non porta nulla. Handke aveva ammesso che l’essere stato inserito nella rosa dei candidati al Nobel non lo aveva lasciato indifferente: “certo che ti prende, ti infastidisce, e allora ti infastidisci con te stesso perché ci pensi: è una cosa così indegna e al contempo si diventa per un po’ se stessi indegni”. (ANSA)