La morte di Benito Mussolini e Claretta Petacci, i tragici avvenimenti di Dongo, la sorte del tesoro trasportato dai fuggiaschi della Repubblica Sociale Italiana e gli incartamenti segreti del Duce.
Dettagli inediti su questi avvenimenti sono contenuti nel memoriale del partigiano comasco Luigi Canali, figura di primo piano della resistenza partigiana sul Lario con l’appellativo di Capitano Neri, che è stato ritrovato soltanto nel febbraio del 2012 a Napoli, nel quartiere Soccavo.
Autore della scoperta è Mario Altieri, produttore e regista di fama mondiale nell’industria d’intrattenimento per adulti con lo pseudonimo di Mario Salieri. Alla morte della nonna materna, Antonietta Neri, ha ricevuto in eredità questi testi presumibilmente redatti nell’aprile del 1945, più precisamente da giovedì 26.
Il memoriale è dattiloscritto al recto e al verso di venti fogli di varia dimensione, intestati a differenti uffici della Repubblica Sociale Italiana e del Partito Nazionale Fascista. L’incartamento si presenta in buono stato di conservazione ed è contenuto all’interno di una busta con intestazione: Il capo del governo, che riporta scritto a matita sulla facciata il nome di Antonio Neri, nonno di Altieri. L’inchiostro della scrittura del memoriale non è direttamente generato dal nastro della macchina da scrivere ma da carta copiativa, indizio che si tratta di copia e non di originale.
Ma prima di rendere pubblica questa scoperta, Mario Altieri ha dedicato 10 anni allo studio di quel memoriale, avvalendosi anche del contributo e della consulenza di periti, studiosi e storici. Oggi decide di renderlo pubblico affinché ulteriormente approfondito e studiato dal mondo accademico e dagli appassionati di storia.
Per agevolarne la comprensione, Altieri ne ha redatto un volume dal titolo “L’altra storia. Il memoriale del mistero” edito da Book Sprint, nel quale ricostruisce le vicissitudini del memoriale e le circostanze che lo hanno portato in possesso dei nonni materni. Il libro è completato da un’esauriente galleria di illustrazioni fotografiche che supportano e testimoniano le varie fasi narrative.
«Non ho interesse ad entrare nel dibattito storico. Lascio agli studiosi il compito di farlo. I documenti sono consultabili su richiesta. Non ho elementi sufficienti per considerare attendibile il documento, ma al tempo stesso non ho alcun motivo per dubitare dell’autenticità. I proventi sulla vendita del libro saranno interamente devoluti in beneficenza. Ci tengo a precisare che questa operazione non ha alcun colore politico», ha chiarito Altieri.
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