Una vita da influencer: non è tutto oro quello che fa successo! Dèsirèè Manfredi racconta nel suo primo libro i retroscena della sua vita sui social.

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La pressione del ritrovarsi bullizzata, sottoposta a giudizi e critiche degli altri, perennemente ossessionata dal confronto con loro… E poi il faticoso ritorno, la rinascita, grazie ai followers sui social! Dèsirèe Manfredi apre il cuore e racconta il periodo buio in cui è arrivata a pensare di non farcela, nonostante la sua giovanissima età.

La ragazza, conosciuta grazie alle collaborazioni in corso con numerosi marchi legati a settore “fashion & luxury” (tra cui Alviero Martini), descrive nel suo primo libro – “Una vita da influencer” (Infuga edizioni) – il vortice pericolosissimo e potenzialmente senza uscita che ha attraversato ed il successivo riscatto.

Troppe volte leggiamo le tragiche conseguenze del cedimento delle vittime di bullismo al ricatto della sofferenza… Dèsirèe è invece l’esempio di come crederci, lottare, reagire al dolore possa trasformare degli episodi di bullismo in opportunità. La giovane autrice ha saputo portare la sua esperienza sui social, tenendo sempre in mente l’idea di cambiare la propria vita partendo semplicemente da un cellulare.

Oggi il suo profilo Instagram è seguitissimo soprattutto da tutti coloro che, ogni giorno, sono vittime di bullismo e di cyberbullismo.

Abituati come siamo a trascorrere gran parte della nostra giornata sui social è normale che quando ci si espone dietro l’angolo c’è sempre il leone da tastiera o il compagno/a di classe pronto a farti apprezzamenti indelicati, quindi a sminuirti – dichiara l’autrice -. Io ho deciso di raccontare i commenti offensivi che mi arrivavano attraverso un libro. Desidero che tutti sappiano che dietro il mio profilo, e quello di tante altre persone che come me godono di una certa notorietà sui social, non ci sono solo set fotografici, armadi strabordanti e partecipazioni ad eventi. Dietro di essi c’è un lavoro costante, c’è tanta formazione… Siamo in costante aggiornamento! Io addirittura sono seguita dalla mia mamma, che è il mio manager. Prima di giudicare ci deve essere la conoscenza della persona, è facile additare la vita degli altri quando non si è soddisfatti della propria“.

Parte dei proventi della vendita del volume sono destinati a un’associazione che tutela le vittime di bullismo e di cyberbullismo.

Università telematica Unicusano presso il learning center di Pagani sede di esame