Combattere la violenza di genere nelle scuole, i risultati del progetto Coscienza Comune

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Una maggiore consapevolezza rispetto alle varie forme di violenza di cui sono vittime soprattutto le donne e, più in generale, un corretto approccio alle relazioni di genere: sono gli obiettivi del progetto “Coscienza Comune” che ha coinvolto studentesse e studenti di tredici istituti scolastici secondari di I e II grado con incontri formativi e attività di laboratorio.

Lunedì mattina, nella Sala dei Baroni di Castel Nuovo, i ragazzi hanno presentato i prodotti creativi con cui hanno sintetizzato le riflessioni svolte durante il percorso formativo. All’iniziativa sono intervenute l’assessora all’Istruzione e alle Famiglie e la presidente della Consulta delle Elette.

Il fenomeno della violenza contro le donne è ancora particolarmente radicato nel contesto cittadino.

Lo dimostrano i dati della Rete dei Centri Antiviolenza del Comune, che registrano in media 50 richieste d’aiuto al mese per forme di violenza fisica, psicologica o economica. Consapevole dell’urgenza di intervenire a tutti i livelli per sconfiggere questa piaga, l’Amministrazione comunale ha deciso di avviare un percorso che portasse il problema all’attenzione delle giovani generazioni, anche per superare la stereotipia di genere che, come emerge dall’indagine sullo “Stato dell’adolescenza” condotta lo scorso anno dal Cnr, è ancora forte in oltre la metà dei ragazzi intervistati.

Quella che è stata una delle prime proposte formalizzate dalla Consulta delle Elette ha poi trovato attuazione con il sostegno dell’Assessorato all’Istruzione, che ha realizzato il progetto “Coscienza Comune” insieme all’Assessorato alle Pari Opportunità. Il percorso si è concluso nei giorni scorsi. Le scuole che hanno aderito hanno scelto e approfondito – dopo una fase di co-progettazione con il Comune – una delle cinque tematiche proposte per meglio inquadrare il fenomeno degli stereotipi e della violenza di genere: coscienza di sé, coscienza storica, coscienza critica, coscienza pubblica e coscienza civica. Cinque diverse angolazioni da cui inquadrare il problema per comprenderne le radici, abbattere i pregiudizi ad esso legati, sviluppare la capacità di riconoscersi nella propria identità e nel proprio ruolo di genere e imparare a dar voce anche a chi non ha voce.

I risultati frutto del lavoro portato avanti in questi mesi diventano ora patrimonio comune e saranno messi a disposizione anche delle scuole che vorranno in futuro aderire.

Questo progetto – ricordano dall’assessorato all’Istruzione – mira ad elaborare degli strumenti concettuali e di pensiero per confrontarsi con gli stereotipi di genere, ma anche a stimolare una riflessione sulle conquiste delle donne, sulla loro condizione attuale e su cosa condizioni i loro progetti di vita. Le attività sono partite in una data fortemente simbolica, l’8 marzo, con un evento al Trianon grazie a Marisa Laurito che è direttore artistico del teatro e che ha sostenuto questo progetto. Oltre al coinvolgimento delle scuole, che hanno co-progettato le attività, abbiamo avuto anche il supporto di esperti che gratuitamente hanno messo a disposizione la loro competenza”.

Per combattere la violenza – si evidenzia dalla presidenza della Consulta delle Elette – bisogna smantellare gli stereotipi di genere. Grazie all’aiuto degli insegnanti, i ragazzi e le ragazze hanno potuto comprendere come il raggiungimento della parità di genere sia una vera e propria urgenza”.

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