Istituto paritario polispecialistico Suor Orsola Benincasa, Napoli Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella
presentano al pubblico
La boîte à joujoux – 2019
L’amore non è un gioco
L’Istituto Suor Orsola Benincasa e il Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella dal 12 al 21 febbraio 2019 presentano al pubblico uno spettacolo che unisce le forze di due tra le più prestigiose Istituzioni della città di Napoli e del territorio nazionale: La boîte à joujoux 2019 – L’amore non è un gioco, balletto in un prologo e due quadri su musica di Claude Debussy, che andrà in scena presso la Sala Scarlatti del Conservatorio partenopeo.
Creato nel 1913 come La boîte à joujoux (balletto in un prologo, tre quadri e un epilogo), con didascalie e illustrazioni di André Hellé (edizioni Durand & fils), il balletto – pensato per il teatro di marionette ˗ è dedicato alla figlia del compositore, Emma, detta Chouchou e vede protagonisti i giocattoli, che nottetempo si animano e diventano metafora del più classico dei topoi teatrali: il triangolo amoroso tra una bambola, un Pulcinella e un soldatino.
Nell’allestimento oggi proposto la semplicità dell’azione, riferita al mondo dell’infanzia e dei giocattoli, è ripensata secondo una visione che, partendo dall’originale, sviluppa la problematica legata all’incomunicabilità e al perenne conflitto di genere dall’epilogo spesso tragico, tra l’universo maschile e quello femminile.
A partire dallo scenario di André di Hellé, questo spettacolo – già allestito in passato al Conservatorio San Pietro a Majella per pianoforte e voce, in occasione del centenario della morte di Debussy, da Paola Volpe e Giovanna Peduto (rispettivamente docente di Pianoforte principale e di Didattica della musica presso il Conservatorio San Pietro a Majella) – è stato oggi ripensato dal coreografo Edmondo Tucci (Primo ballerino e Coreografo del Teatro di San Carlo) e da Maria Venuso (docente di Storia della danza presso l’Istituto Suor Orsola Benincasa, storico e critico teatrale) per portare in scena una visione contemporanea delle problematiche di genere, con particolare riferimento alla violenza psicologica sulle donne.
La nuova drammaturgia degli autori prende spunto dai protagonisti della storia originale, per divenire un’azione scenica nuova, in cui la scatola dei giochi è metafora di vita nel senso più intimo. La vicenda danzata si costruisce e decostruisce sotto gli occhi degli spettatori e affida a un monologo della voce le sue motivazioni e la connessione delle sequenze.
La partitura musicale è stata finemente rielaborata da Paola Volpe, sulla base delle esigenze drammaturgiche, restando fedele al linguaggio di Debussy. Il risultato è un prodotto nuovo, organico e fluido nel quale si fondono, in un processo osmotico, i diversi codici della comunicazione teatrale.
Non più una storia infantile, ma uno sviluppo che prende le mosse dal classico triangolo amoroso in cui l’elemento femminile, prima ‘soggiogato’ da un compagno possessivo e violento, riesce infine a uscire dal vortice di oppressione e dalla mancanza di rispetto che aveva assunto le sembianze di normalità, scegliendo l’altro volto maschile gentile e rispettoso.
Un invito alla riflessione e alla consapevolezza, alla libertà di scelta e al rispetto dell’altro; una storia in cui la protagonista rischia di essere l’ennesima vittima di un amore violento ma che, alla fine, riesce a non annullarsi e a cambiare la propria vita con un epilogo che la cronaca nera non può, finalmente, rendere protagonista delle sue pagine.
Il progetto è il prodotto della sinergia tra l’Istituto Suor Orsola Benincasa (Università e Licei) e il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, due realtà di eccellenza del territorio campano e, per gli alunni del Liceo coreutico Suor Orsola Benincasa, un’alternanza scuola-lavoro al di sopra delle righe.
Le scenografie, curate da Tiziana De Tora (docente di Discipline pittoriche e plastiche Istituto Suor Orsola Benincasa) e da Martina Picciola (scenografa e costumista), sono realizzate dagli alunni del Liceo artistico Suor Orsola Benincasa. La grafica è affidata ad Alessandra Cigliano.
Lo spettacolo si avvale della consulenza scientifica del Professor Paologiovanni Maione, docente di Storia della musica ed Estetica musicale presso il Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella.
La Boîte à joujoux
Balletto in un prologo e due quadri – Sala Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.
Musica Claude Debussy
Scenario originale André Hellé
Pianoforte Paola Volpe
Drammaturgia e testi Edmondo Tucci, Maria Venuso
Regia e Coreografia Edmondo Tucci
Adattamento musicale Paola Volpe
Voce narrante Giovanna Peduto
Danzatori alunni del Liceo coreutico Suor Orsola Benincasa di Napoli (triennio)
Scenografie Tiziana De Tora, Martina Picciola – alunni del Liceo artistico Suor Orsola Benincasa
Costumi Martina Picciola, Rita Carbone – alunni del Liceo artistico Suor Orsola Benincasa
Grafica Alessandra Cigliano