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Acerra, al IV Circolo didattico, Scuola “Ambasciatrice per la Pace”, che un mese fa ha inaugurato lo Sportello della Pace e dei Diritti Umani, 1° nella Città metropolitana del Comune di Napoli, e l’ “Aula dei diritti dei bambini e delle bambine”, entrambi frutto del percorso educativo-formativo della “Fiaccola della Pace”, continuano i messaggi di sensibilizzazione.
Tra le numerose e festose attività “natalizie” degli alunni non sono mancati importanti momenti di riflessione su temi di attualità e conseguenti iniziative concrete di cittadinanza attiva.
Venerdi 22 Dicembre, in concomitanza con il 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, i bambini della IV Primaria hanno scritto un bellissimo e commovente messaggio di Pace, testo che è stato condiviso proprio nello “SPORTELLO della PACE” – dell’aula dei Diritti.
Si tratta di un toccante appello per il “CESSATE IL FUOCO” che i bambini hanno redatto sotto forma di lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, affinché nella Sua fervida attività diplomatica porti anche il loro desiderio di Pace e Sicurezza per tutti i bambini del mondo.
Alla giornata è stata presente Agnese Ginocchio- Presidente del Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato – che ha portato ancora una volta la “Fiaccola della Pace”, affidata alla Dirigente Rosanna Bianco. Copia della lettera è stata simbolicamente consegnata anche alla Presidente del Movimento per la Pace, la quale ha ricordato il dramma dei bambini di Gaza, dei bambini ucraini e di tutte le vittime della sporca guerra. La Fiaccola della Pace insieme alla lettera, che verrà inoltrata al Presidente Mattarella, è passata di mano in mano, come simbolo di impegno rinnovato per il prossimo Anno.
All’evento di oggi oltre agli alunni di quarta primaria, autori della lettera, hanno partecipato i piccoli dell’ Infanzia che hanno interpretato, mimandole, le emozioni vissute dai bambini che vivono nei paesi devastati dalla guerra. “I bambini vogliono la Pace”. Quale messaggio più eloquente di questo per il Natale ormai alle porte dove proprio in quella terra che diede i natali a Gesù quest’anno non potrà festeggiarlo a causa della guerra.