riceviamo e pubblichiamo
Oggi trentuno Gennaio 2022 come comunità del Vittorio Emanuele II abbiamo deciso di occupare l’edificio De Sanctis per rivendicarci la possibilità di creare un sistema scolastico diverso.
A seguito di un anno e mezzo di chiusure, crediamo che la riappropriazione della spazi di socialità all’interno della scuola, sia fondamentale, rendendo i luoghi della formazione realmente attraversabili da tutti.
Riteniamo che la pandemia abbia sia creato nuove problematiche sia acuito ed evidenziato quelle che nel sistema scolastico sono strutturali ormai da anni. Questa situazione inoltre non è stata facilitata in alcun modo dai metodi di gestione attuati, i quali non sono riusciti e non riescono ancora oggi a rendere la scuola uno spazio sicuro per la comunità scolastica tutta.
Il governo si rifugia nella retorica delle scuole sicure e da per archiviata la DaD, ma ogni giorno a causa dell’elevatissimo numero di contagi sempre più classi sono costrette a ricorrere a questa logorante e odiosa modalità didattica. È evidente la totale mancanza di investimenti nell’edilizia scolastica e nei mezzi di trasporto, fondamentali per garantire realmente a tutti il diritto all’istruzione.
Siamo ormai stanchi di ripetere quanto la didattica a distanza sia uno strumento alienante, che ha totalmente eliminato la socialità, distruttiva sotto il punto di vista psicofisico; classista, in quanto non tutti gli studenti hanno una situazione familiare in grado di sostenere le spese richieste; per di più del tutto inefficiente.
Le misure stanziate dal governo odiernamente sono vaghe caotiche e inattuabili. Gli studenti che risultano positivi sono costretti, ora alla didattica mista, ora ad assentarsi per svariati giorni senza poter partecipare alle lezioni.
A conferma del fatto che la scuola non è e non è mai stato un posto del tutto sicuro e che il
governo non si sia mai realmente interessato al benessere e all’effettiva formazione degli studenti, riportiamo quella che è una delle più grandi controversie del sistema scolastico, ovvero l’alternanza scuola lavoro, la quale negli scorsi giorni si è resa di nuovo tristemente nota.
La comunità studentesca del Liceo Classico “Vittorio Emanuele II”