Il 27 gennaio le scuole di Napoli e dell’area metropolitana saranno in piazza per rivendicare un modello di scuola sicuro e accessibile.
Già il 22 dicembre eravamo sotto la sede di città metropolitana per denunciare le condizioni precarie degli istituti del napoletano. Ad un mese dall’incontro ottenuto con il consigliere Cioffi non è stato avviato nessun lavoro interno agli istituti, mentre gli studenti continuano a vivere in una condizione di disagio. Una condizione che noi studenti viviamo da anni: mentre il governo continua a parlare di merito e di umiliazione, i due cardini con cui le politiche del ministro Valditara si muovono, abbiamo assistito ad un peggioramento delle condizioni materiali e sociali. Il ministro parla di merito, quando quest’ultimo crea diseguaglianze sociali ed alimenta la logica del sistema produttivo di performatività e di individualità, quando la scuola deve essere un luogo di aggregazione e collettivizzazione dei saperi; parla di umiliazione, ma questa logica peggiora le condizioni psicologiche già precarie di per sè per le incertezze sul futuro; alimenta la logica della scuola-azienda, di fronte alla morte di 3 ragazzi durante l’alternanza scuola-lavoro; parla di confronto con la popolazione studentesca, quando il modello di maturità è stato realizzato reprimendo le nostre proposte. In questo quadro politico di incertezza e di repressione nei confronti di chi prova ad alzare la voce, crediamo sia necessario mobilitarsi in contrapposizione al governo, che continua a portare politiche economiche e sociali legati agli interessi di Confindustria e delle imprese, politiche guerrafondaie e che perseverano l’impoverimento generalizzato, con l’aumento dei costi di vita.
In questo quadro di crisi generazionale crediamo sia necessario continuare a mobilitarsi nel paese: per questo il 27 gennaio saremo in piazza Garibaldi, alle ore 10:00 per un modello di scuola accessibile e sicuro.