Raccontare il Natale attraverso la letteratura e la danza. Venerdì 13 dicembre 2024, alle ore 19.30, nella Parrocchia dell’Addolorata alla Pigna, in via della Pigna 203, l’Associazione Sfera Ovale presenta lo spettacolo “Memorie di Siddharta/OperAperta”, prodotto da Akerusia Danza, promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito della rassegna “Altri Natali”. Con la regia di Rosario Liguoro, il coordinamento artistico di Elena D’Aguanno, la coreografia di Elena D’Aguanno e Sabrina D’Aguanno, la voce di Patrizia Eger e Francesco Rivieccio, le musiche del polistrumentista Otello Matacena, la danza di Mariagiulia D’Angelo.
“Memorie di Siddharta/OperAperta” è una reinterpretazione interdisciplinare dell’opera “Siddharta” di Hermann Hesse, che esplora il viaggio interiore del protagonista alla ricerca della felicità e della sua realtà più profonda. Attraverso un intreccio di teatro, danza e musica, la narrazione prende forma e si arricchisce di suggestioni emotive e sensoriali.
<<Questo spettacolo – dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli – rientra nella rassegna “Altri Natali”, che prosegue la politica del policentrismo culturale, su cui punta l’Amministrazione Manfredi. E lo fa grazie alla diffusione dei singoli eventi sull’intero territorio urbano, ospitandolo in una delle 30 chiese rese disponibili dalla Convenzione stipulata lo scorso aprile tra il Comune e l’Arcidiocesi di Napoli, contribuendo così alla rigenerazione dei luoghi e favorendo la partecipazione attiva dei cittadini>>.
<<Il doppio titolo “OperAperta” – spiega la coordinatrice artistica e coreografa Elena D’Aguanno – richiama un progetto che da anni caratterizza il lavoro di Akerusia Danza: mettere la danza al servizio di altri linguaggi artistici. L’obiettivo è quello di amplificare la percezione di un testo letterario o di un’opera pittorica, trasformandoli attraverso la forza evocativa del corpo in movimento>>.
Il cuore dell’opera è il monologo interpretato dall’attrice napoletana Patrizia Eger, che dà voce a Kamala, il personaggio femminile che guida Siddharta nella sua trasformazione da asceta a uomo immerso nelle esperienze terrene. Accanto alla sua intensa interpretazione, l’attore Francesco Rivieccio contribuisce con un reading di brani selezionati dall’opera di Hesse, mentre la dimensione simbolica e spirituale del testo prende vita attraverso la danza di Mariagiulia D’Angelo, su coreografie curate da Elena D’Aguanno e Sabrina D’Aguanno. Le musiche, eseguite dal polistrumentista Otello Matacena, creano un contraltare immaginifico che amplifica le idee e le emozioni dello spettacolo, costruendo un tessuto sonoro che accompagna la metamorfosi di Siddharta.
<<Questa reinterpretazione teatrale – afferma il regista Rosario Liguoro – unisce diversi linguaggi espressivi per raccontare il cammino di rinascita, rinnovamento e crescita del protagonista. Un’opera che invita il pubblico a riflettere e a lasciarsi trasportare dall’intensità delle emozioni>>.