“Per molti anni si è ritenuto erroneamente di non valorizzare adeguatamente il merito scolastico.
Il merito è un valore costituzionale che, per funzionare, ha bisogno di eguali tutele, cioè di pari opportunità garantite a tutti nel momento della partenza, ma che deve allo stesso modo differenziare (per merito appunto) chi quel percorso lo ha seguito con risultati migliori”.
Così il prof. Antonio Fuccillo, ordinario di Diritto interculturale del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, sul tema della nuova denominazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Per Fuccillo risulta fondamentale “ricollocare le carriere scolastiche tra gli obiettivi di valorizzazione delle intelligenze che costituiscono una delle principali risorse del Paese. La scuola e l’università devono favorire, proprio attraverso una corretta valutazione del merito, il funzionamento dell’ascensore sociale che funga da antidoto al ‘familismo amorale’ garantendo, a tutti coloro che lo avranno meritato, un adeguato successo”. E, invece, “troppe volte si è contestato il sistema di valutazione scolastico e universitario” favorendo un paradosso del sistema scolastico/universitario cosicché “in molti casi, i voti finali ottenuti per il conseguimento dei titoli non hanno alcun effetto pratico se non (a volte) nel mercato dei privati”.
C’è però, secondo Fuccillo, un rischio da evitare: “non confondere il contenuto valoriale del termine con una mal interpretata selettività della scuola. È un errore grave confondere la selettività con le opportunità. Queste ultime vanno garantite a tutti e dopo, tuttavia, occorre dare dignità ai risultati scolastici attuando il dettato costituzionale”.
E’ un discorso che coinvolge anche l’università “ove ancora in troppi percorsi le valutazioni di merito non hanno un adeguato riscontro nelle carriere e nell’accesso al mondo del lavoro. Nel campo del diritto, ad esempio, perché non premiare chi si laurea in corso e con lode spingendolo direttamente verso il mondo delle professioni che per molti costituiscono una reale occasione di riscatto sociale”. Il merito quale obiettivo concreto dell’azione dell’Esecutivo sarà per Fuccillo una sfida da vincere. (ANSA).