Italian Opera meets Jazz, Orchestra Filarmonica Campana in concerto all’Auditorium Porta del Parco a Bagnoli da venerdì 19 a domenica 21

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Riprende l’attività artistica dell’Orchestra Filarmonica Campana con la seconda parte della stagione 2023/2024. Nel prossimo weekend, a partire da venerdì e fino a domenica (19/21 Aprile) va in scena all’Auditorium “Porta del Parco” di Bagnoli “Italian Opera meets Jazz”, un progetto di commistione fra più generi musicali, opera, classica, jazz, blues. Il repertorio operistico, con un focus su Verdi e Puccini e un excursus sulle canzoni classiche napoletane, viene rivisitato in un modo del tutto originale, sia armonicamente che ritmicamente, in modo tale da prendere una piega completamente diversa, nel rispetto dell’originale. La differenza è nell’approccio poetico, fatto di contaminazioni che uniscono mondi musicali in apparenza lontani, un lavoro artistico giocato sulla memoria. I brani sembrano provenire da angoli segreti del passato, evocati dal pianoforte, ma anche dai colori scuri e morbidi dell’orchestra e dalla voce, perfetta in tale situazione sonora.

Niente di meglio per creare atmosfere sfumate, malinconiche, oniriche. Certo non mancano momenti di robusta improvvisazione ma è sempre la melodia, i temi delle arie d’opera a prevalere e, su tutto, il canto che assume un aspetto sommesso. Con l’Orchestra Filarmonica Campana ci saranno i solisti Mike del Ferro (pianoforte) e Claron McFadden (soprano), tutti guidati dalla bacchetta di Giulio Marazia, direttore artistico e musicale dell’evento. Il progetto è organizzato in tre momenti: venerdì 19 Aprile (ore 11/13 e ore 14/16) è in programma il laboratorio Opera&Jazz Lab, dedicato agli studenti dei dipartimenti Jazz dei Conservatori di musica, dove si parlerà da un punto di vista formativo e didattico di Italian Opera meets Jazz, su come si è arrivati all’idea di arrangiamento dei brani proposti e più specificatamente alle armonizzazioni e ai ritmi usati; sabato 20 Aprile (ore 10/11.30) è in programma la Prova Aperta, dedicata agli studenti delle scuole secondarie, dove si potrà seguire dal vivo la prova generale del concerto e soprattutto conoscerne l’organizzazione e il funzionamento con un processo di avvicinamento all’ascolto; domenica 21 Aprile (ore 20) si chiude con il Concerto vero e proprio aperto al pubblico. Per questo progetto vale forse la frase di un grande scrittore italiano un po’ dimenticato, Romano Bilenchi, il quale affermava: “per me la prima forma dell’arte è la memoria. Si tratta però di una memoria che inventa oltre che ricordare“. Un viaggio nuovo dalla malinconia crepuscolare di Puccini alla sensualità mediterranea sognata dai testi napoletani. Tutte le iniziative sono ad ingresso gratuito, per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione visitare il www.filarmonicacampana.it, e sono promosse e finanziate dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Napoli Città della Musica.

 

I SOLISTI

Mike del Ferro (pianoforte) è un compositore, pianista e arrangiatore tra i più attivi della scena internazionale. Ha viaggiato estensivamente in tutto il mondo, alla ricerca di collaborazioni con musicisti provenienti da culture molto diverse dalla sua, e il risultato musicale è stato una rivelazione, la possibilità di costruire ‘ponti musicali’ tra culture che normalmente non hanno grandi possibilità di incontrarsi. Ha sviluppato la capacità di realizzare una fusione tra i consolidati canoni della musica occidentale e l’audacia dell’improvvisazione jazz, rendendo contemporaneamente omaggio alle antiche strutture delle tradizioni musicali asiatica, sudamericana ed africana. È nato ad Amsterdam. Suo padre fu il cantante lirico Leonardo del Ferro (1921-1992), che cantò e registrò con Maria Callas nel 1958. Mike ha iniziato a studiare pianoforte classico all’età di nove anni; a diciassette si è innamorato del Jazz e ha iniziato a studiare piano jazz all’Amsterdam Conservatory dove ha ottenuto il Master Degree. Fin dal 1989 ha vinto diversi premi in concorsi internazionali e nel 1993 ha incontrato Bob Brookmeyer che, colpito dal talento compositivo del giovane, gli ha fatto ottenere una borsa di studio che ha permesso a Mike di studiare composizione e arrangiamento con lo stesso Brookmeyer per tre anni presso l’università di Colonia, in Germania. La sua reputazione come solista, accompagnatore, compositore ed arrangiatore è dovuta alle sue esibizioni, registrazioni e tournée in tutto il mondo al fianco di musicisti come Toots Thielemans, Branford Marsalis, Jack DeJohnette, Randy Brecker, Oscar Castro Neves, Deborah Brown, Erik Truffaz, Jorge Rossy, Sibongile Khumalo, Carl Allen, Scott Hamilton, Richard Galliano, Thijs van Leer (Focus), Harold Land, Jan Akkerman, Norma Winstone, Benny Bailey.  Mike del Ferro non è esclusivamente un pianista di jazz, ama molti tipi di musica ed è in grado di suonare in tanti stili diversi. Come “sideman” è presente in più di 20 album, nei quali la musica varia dal dixieland alla world music.

 

Claron McFadden (soprano) ha studiato canto alla Eastman School of Music di Rochester, nello Stato di New York. Oltre ad essere una famosa interprete della musica oratoriale e del repertorio antico, è invitata dai principali teatri e festival del mondo come interprete di musica contemporanea. Ha collaborato con direttori come Kurt Masur, John Eliot Gardiner, Neeme Jarvi, Oliver Knussen, Fabio Biondi, Nicholas McGegan, William Christie e Trevor Pinnock and fra le orchestre con cui lavora regolarmente ci sono la London Philharmonic Orchestra, the Nederlands Philharmonic Orchestra, BBC Symphony Orchestra, Residentie Orkest, Orchestra of the Age of Enlightenment, Freiburgerbarockorchester, Les Arts Florissants.Ha cantato nelle principali sale europee partiture del Novecento che vanno da Strauss a Nono, da Adés (America) a Britten (Les Illuminations), da Ravel a Morton Feldman, da Berg a Knussen, da Andriessen a Luciano Berio, Poulenc, Luis Dutilleux, etc. Ha inciso molti di questi titoli con importanti case discografiche (Sony, Harmonia Mundi , Teldec, Erato, Hyperion, Chandos, Naxos). Claron Mcfadden ha un ampio repertorio di musica antica, che spazia da Monteverdi a Rameau ad Haendel, ma ha al suo attivo molte interpretazioni operistiche fra cui Lulu, ( ruolo del titolo) Le nozze di Figaro (Contessa e Susanna)La Boheme (Musetta)Ariadne auf Naxos ( Zerbinetta), L’Enfant et les Sortileges (Principessa, Usignolo, Fuoco), Don GiovanniMidsummer’s Night Dream, (Titania). Fra i teatri che l’hanno vista interprete applaudita ricordiamo l’Opera di Amsterdam, l’Opéra Comique di Parigi, The Royal Opera House, Covent Garden. Nella stagione 2006 della Fenice di Venezia ha interpretato Didone di Cavalli, ruolo del titolo, con Fabio Biondi sul podio, spettacolo presentato poi al Teatro Carignano di Torino. Nel gennaio 2008 ha debuttato all’Accademia di Santa Cecilia con un recital dedicato alla musica anglosassone, con musiche di Ives, Carter e Knussen. Nel giugno 2008 ad Amsterdam è stato interprete di Commedia di Andriessen, creazione mondiale. Recentemente è stata Didone di Cavalli al Teatro alla Scala, direttore Fabio Biondi. Claron McFadden figura nel cartellone dei principali festival internazionali fra cui l’Holland Festival, il Festival di Salisburgo, il Festival di Aix-en-Provence, Bregenz il Budapest Festival, Settembre Musica a Torino.

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