Domenica 23 giugno – in occasione della Festa della Musica 2024 – la Fondazione Pietà de’ Turchini e le Gallerie d’Italia – Napoli, museo di Intesa Sanpaolo, propongono alle ore 12.00 negli spazi museali di Via Toledo 177, il concerto a ingresso gratuito Mandol’in Canto, inserito nell’ambito degli eventi di valorizzazione della mostra (in corso) Velazquez. Un segno grandioso, che ha portato a Napoli due opere prestigiose dalla National Gallery di Londra. Il progetto artistico coniuga le esperienze di due autorevoli realtà musicali che, da sempre, pongono al centro delle loro attività formative la grande capacità inclusiva: l’Orchestra a Plettro della Penisola Sorrentina, diretta da Michele de Martino, e il Coro Le Voci del 48, in scena con la direzione di Salvatore Murru. Le due formazioni interpreteranno brani originali e rielaborazioni del virtuoso mandolinista Salvatore Della Vecchia, esplorando il profondo legame tra Napoli e la musica. Il concerto, ripercorre con una prospettiva timbricamente poco usuale una parte del patrimonio musicale partenopeo, proponendolo in una veste insolita – coro e plettri –, per celebrare la musica napoletana in tutta la sua potenza espressiva. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Info al numero 0817611221 o sul sito turchini.it
Il prossimo concerto organizzato da Fondazione Pietà de’ Turchini e Gallerie d’Italia è in programma il giorno 9 luglio alle ore 19.00.
La musica napoletana, con la sua ricca storia e la sua evoluzione, riflette la cultura e l’identità uniche della città: Mandol’in Canto si popone di superare i comuni stereotipi che vorrebbero relegare la relazione tra Napoli e la sua produzione musicale in confini ben più stretti rispetto a quelli in cui realmente si muove. Il concerto alle Gallerie d’Italia si propone di riflettere, nel suo attraversamento musicale, i rapporti che la città ebbe con i musicisti ‘colti’ del Rinascimento, come Orlando di Lasso, ma anche di far emergere musicisti della scuola napoletana che erano richiesti nelle corti di tutto il mondo. A Napoli si consolidano anche esperienze musicali che nascono dal basso, tra villanelle, moresche e altre forme popolari, fino a giungere, nell’800, alla Canzone napoletana d’autore. Musicisti di spessore, come Stravinsky con il suo Pulcinella, hanno continuato ad omaggiare e a rivolgere, in qualche modo, il proprio sguardo ad una città che evidentemente esercita un irresistibile fascino su artisti di ogni tempo e di diversa provenienza.
L’Orchestra a Plettro della Penisola Sorrentina nasce nel 2020, su iniziativa di Michele de Martino, con l’intento di promuovere la riscoperta del repertorio mandolinistico e la volontà di stimolare la nascita di nuove composizioni dedicate a questa tipologia di formazione. Con un occhio vigile alle nuove generazioni, OPPS ha attivato ad ottobre 2022 un corso completamente gratuito di mandolino rivolto a ragazzi dai 10 ai 18 anni (OPPS Junior) che in qualche modo vuole rimediare ad un vuoto di offerta formativa che vede il mandolino escluso dalla lista degli strumenti musicali nelle scuole secondarie di primo grado, creando un profondo deficit di base nella tanta sbandierata verticalità curricolare. Il progetto ha il merito di aver unito maestri di comprovata esperienza e giovani e giovanissimi, mettendo a confronto generazioni diverse nell’ottica di tradizione, nel senso di passaggio, di scambio di pratiche e saperi da maestri ad allievi, uniti dalla passione per uno strumento dalla straordinaria versatilità timbrica e melodica come il mandolino.
Il Coro LE VOCI DEL 48, fondato e diretto da Salvatore Murru, nasce come formazione a voci bianche nell’anno 2009 nell’ambito di una serie di iniziative intraprese dall’allora 48° Circolo Didattico di Napoli che opera tuttora ma in regime di Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale, nella periferia orientale di Napoli. Il complesso tessuto di quest’area ha determinato infatti scelte istituzionali volte ad offrire specifiche opportunità formative. Negli anni, una costante attenzione ha favorito la crescita qualitativa oltre che numerica di questa realtà corale consentendo la costruzione di un repertorio gradualmente più complesso ed articolato.
Michele de Martino, nato nel 1976, si è diplomato con il massimo dei voti e la lode in mandolino presso il Conservatorio “C. Pollini” di Padova sotto la guida di Ugo Orlandi e successivamente ha conseguito, sempre con massimo dei voti e lode, la specializzazione “ramo concertistico” di II livello al Conservatorio di Napoli con un concerto interamente dedicato a J. S. Bach con strumenti a plettro storici; ha inoltre, nell’anno 2002, conseguito il diploma di pianoforte sotto la guida del M° A. Maione. E’ risultato vincitore del 1° premio assoluto al concorso nazionale per giovani musicisti indetto dall’Ass. Mus. “Napolinova”. Ha tenuto concerti in Francia, Germania, Svizzera, Belgio, Spagna, Grecia, Inghilterra, Lussemburgo, Portogallo, Albania, Polonia, Corea del Sud, U.S.A., Argentina, Uruguay, Brasile, Egitto, Algeria, Qatar, Libia, Slovenia, Croazia e Serbia. Ha effettuato numerose registrazioni televisive e radiofoniche sia per emittenti italiane che estere. Ha inoltre inciso per le case discografiche Raitrade, Brilliant Classics, Intra moenia e Sony music. Si è esibito con diverse formazioni in qualità di solista quali: Orchestra del Teatro dell’opera di Roma, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra del teatro Verdi di Trieste, Orchestra del Teatro lirico di Cagliari, Orchestra Janacek di Praga etc. collaborando con direttori quali R. Muti, Z. Metha, D. Oren. Dal 1996 collabora con il Teatro S. Carlo di Napoli. Ha collaborato, inoltre, con artisti quali R. De Simone, M. Rigillo, Lina Sastri, Renzo Arbore, Ron e Peppe Vessicchio. Nel biennio 2000 (Spagna), 2001 (Italia) è stato “Primo mandolino” dell’Orchestra Giovanile Europea. Dal 2015 è regolarmente invitato a tenere masterclass presso l’Accademia internazionale di mandolino. E’ direttore musicale dell’Orchestra a plettro penisola sorrentina. Attualmente insegna presso il Conservatorio “N.Sala” di Benevento.
Salvatore Murru, diplomatosi in pianoforte e in composizione, presso il conservatorio di musica “San Pietro a Majella” di Napoli, col massimo dei voti, affianca all’attività di scrittura quella di direttore di coro. Nell’ottobre 2012, è chiamato a dirigere un coro di voci bianche alla presenza del Ministro dell’Istruzione, presso l’Accademia dei Lincei, durante il conferimento del premio Nobel all’UE. Da compositore, su commissione del conservatorio si è occupato di orchestrazioni per le Celebrazioni Pergolesiane (Napoli, Palazzo Reale, 2010). Realizza lavori in vari campi, dalla musica di scena alla sonorizzazione di film muti, alla scrittura corale: per quest’ultimo ambito, nel giugno 2014 riceve presso il MIUR una menzione speciale per la composizione del brano Sulla Luna, dalle Filastrocche per un anno di G. Rodari, per coro di voci bianche e pianoforte e, l’anno successivo, su omonima ode di Orazio, il primo premio assoluto per il brano Vides ut alta per coro di voci bianche e orchestra. Nel 2016 ottiene dall’UNCLA una borsa di studio, per iniziativa del Ministero dei Beni Culturali. Alla attività di compositore e direttore di coro affianca quella di didatta. È docente, infatti, presso il 48°C.D. di Napoli. Si occupa, inoltre, della formazione e della direzione corale presso il Centro di Musica Antica “Pietà de’ Turchini” di Napoli. Ha collaborato alla realizzazione, per la parte musicale, di guide didattiche per insegnanti per la IBISCUS EDIZIONI.
Salvatore Della Vecchia, classe 1986, è un poliedrico artista napoletano dei nostri giorni. Ha studiato composizione con il M.° Panariello ed è un virtuoso mandolinista con una carriera concertistica internazionale. Diplomatosi in composizione e mandolino con il massimo dei voti e la lode presso il conservatorio di Napoli “San Pietro a Majella”, risulta tra i vincitori di prestigiosi concorsi quali il “III Concorso internazionale per mandolino solo Raffaele Calace” (2006) e il “Premio nazionale delle arti” (2010). La sua attività concertistica lo ha visto impegnato come solista con orchestre del panorama internazionale come la sinfonica di Xian (CINA) e l’orchestra nazionale di Montpellier (FRANCIA). Conduce masterclass nei principali circuiti mandolinistici internazionali e tra le varie formazioni musicali costituite negli anni, sono molto apprezzati i “Melis Mandolin Quartet” e il “Motus Mandolin Quartet”, con cui ha inciso il disco “Calace, music for mandolin quartet” (Brillant Classics, 2017), curandone arrangiamenti e trascrizioni. Le sue composizioni vengono eseguite ed incise da concertisti ed orchestre di chiara fama, alcune delle quali sono incluse nei brani d’obbligo per concorsi nazionali (CFM – Confédération Musicale de France) e nei programmi ministeriali per lo studio del mandolino (Conservatoire National de Région Marseille). In qualità di mandolinista, ha suonato in prestigiosi teatri lirici come il Teatro San Carlo di Napoli e il Teatro Verdi di Trieste, sotto la direzione di rinomati direttori d’orchestra, includendo anche collaborazioni con altri teatri di rilievo internazionale. Ha all’attivo numerose pubblicazioni per etichette leader nell’editoria musicale, tra cui D’Oz editions, Trerkel, Da Vinci, e Ut Orpheus. Grazie alla sua profonda conoscenza della musica tradizionale del Sud Italia e della canzone napoletana, Salvatore Della Vecchia si è unito a formazioni musicali di chiara fama come i Neapolis Ensemble e l’Orchestra Italiana di Renzo Arbore con le quali ha registrato dischi e si è esibito in teatri di tutto il mondo, partecipando inoltre a produzioni televisive e radiofoniche nazionali e internazionali.