Pompeii Commitment. Materie archeologiche – il primo programma d’arte contemporanea a lungo termine istituito dal Parco Archeologico di Pompei – annuncia la programmazione 2024 che comprenderà la produzione di nuove opere per la Collectio e il secondo ciclo del programma di Digital Fellowship.
Pompeii Commitment. Materie archeologiche è stato ideato nel 2020 da Massimo Osanna (Direttore Generale Musei del Ministero della Cultura) e Andrea Viliani (Direttore del Museo delle Civiltà di Roma), e dal 2021 è supervisionato da Gabriel Zuchtriegel (Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei), con Responsabile Unica di Progetto Silvia Martina Bertesago (Funzionaria Archeologa del Parco Archeologico di Pompei). Il programma è curato da Andrea Viliani, Stella Bottai e Caterina Avataneo, con Project Management di Laura Mariano. Dopo i primi tre anni di attività – incentrati sulla riconfigurazione del sito archeologico di Pompei quale fondamento per forme di conoscenza contemporanee e epistemologie alternative attraverso lo studio e la condivisione delle potenzialità insite nella “materia archeologica” pompeiana – Pompeii Commitment. Materie archeologiche continua a promuovere la ricerca artistica e curatoriale contemporanea all’interno del contesto stratificato, inter-disciplinare, trans-temporale e multi-specie di Pompei. Inoltre Pompeii Commitment. Materie archeologiche facilita e accresce l’accessibilità e la pluralità dell’interpretazione del patrimonio pompeiano e delle sue molteplici storie, la cui dimensione archeologica riunisce fra loro passato, presente e futuro.
Nel 2024, Pompeii Commitment. Materie archeologiche prevede innanzitutto la continuazione dell’attività di produzione di nuove opere per la Collectio, la prima collezione di opere d’arte contemporanea per il Parco Archeologico di Pompei, volta alla valorizzazione di Pompei come sito in grado di attivare nuove linee di ricerca artistica sui temi del patrimonio culturale, nell’accezione odierna di cultural heritage. Le opere della Collectio di Pompei – costituite non solo da manufatti ma anche da documenti, progetti, prototipi, ipotesi, metodologie e esperienze sui molteplici significati della “materia archeologica” pompeiana – sono acquisite al patrimonio dello Stato italiano, in consegna al Parco Archeologico di Pompei, come una collezione costantemente in-progress. Il programma Collectio è ispirato alle linee guida del Ministero della Cultura volte allo studio e valorizzazione dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Dopo le commissioni di Simone Fattal, Lara Favaretto, Invernomuto, Luisa Lambri e Wael Shawky, gli artisti invitati a produrre nuove opere per la Collectio saranno, nel 2024: Marzia Migliora (1972, Alessandria, Italia), Otobong Nkanga (1974, Kano, Nigeria), Amie Siegel (1974, Chicago, USA) e Cerith Wyn Evans (1958, Llanelli, Regno Unito). Le nuove produzioni di Migliora, Nkanga e Siegel saranno connesse ai loro precedenti contributi al portale pompeiicommitment.org. I progetti di Migliora e Nkanga sono curati con Matteo Lucchetti e la produzione di Nkanga è progettata e sviluppata in collaborazione con Nicoletta Fiorucci Foundation.
A partire dal 2024, inoltre, il Parco Archeologico di Pompei avvierà una collaborazione con il MADRE-Museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli finalizzata alla valorizzazione delle opere della Collectio presso la collezione permanente e nel contesto dei progetti espositivi, editoriali e didattici del museo.
Contestualmente, dal 2022 il programma di Digital Fellowship attualmente sviluppato in collaborazione con la casa editrice Artem, consente artiste e artisti, curatrici e curatori, ricercatrici e ricercatori partecipanti di svolgere per un periodo di alcuni mesi una ricerca estesa – sia a distanza che in situ – concentrandosi su aspetti connessi sia alla storia che alle simbologie, alle narrazioni e ai possibili significati del sito pompeiano. Le Digital Fellowship sostengono e incoraggiano metodologie sperimentali e approcci aperti. Al termine del periodo di ricerca, ogni partecipante ne condivide il risultato sul portale pompeiicommitment.org, documentandone gli esiti e le prospettive. Dopo quelle di Formafantasma, Allison Katz, Miao Ying, Legacy Russell, Anri Sala, Rose Salane e Sissel Tolaas, le Digital Fellowship del secondo ciclo del programma saranno, nel 2024: Sophia Al-Maria (1983, Tacoma, USA), Jennifer Allora&Guillermo Calzadilla (1974, Philadelphia, USA – 1971, L’Avana, Cuba), Ed Atkins (1982, Oxford, Regno Unito), Meriem Bennani (1988, Rabat, Marocco), Deborah-Joyce Holman (1991, Basilea, Svizzera), Liliane Lijn (1939, New York, USA), SAGG NAPOLI (1991, Napoli, Italia), Marianna Simnett (1986, Londra, Inghilterra) e la curatrice Noam Segal con le artiste Libby Heaney (1981, Tamworth, Regno Unito), Agnieszka Kurant (1978, Łódź, Poland), e Marina Rosenfeld (1968, New York, USA). Le nuove Digital Fellowship continueranno a definire, attraverso l’episteme tecnologica del presente, la rilevanza globale di Pompei come centro di ricerca contemporaneo, oltre a esplorare la trasformabilità delle materie fisiche e analogiche analizzando criticamente che cosa esse sono diventate, o potrebbero diventare, nell’epoca digitale. Durante la Digital Fellowship le e i partecipanti si concentreranno su specifici ambiti di studio connessi alle loro pratiche, avendo la possibilità di accedere a depositi archeologici, documentazione d’archivio, letteratura scientifica e altri materiali di ricerca, entrando altresì in dialogo con il team di professionisti e ricercatori di Pompei quali, fra altri, archeologi, architetti, archeo-zoologi, archeo-botanici, antropologi, chimici, fisici, geologi, esperti della sicurezza, conservatori.
A partire dal 2024, infine, sarà rinnovato, esteso e pubblicato l’invito a partecipare al Partners Committee, modello sperimentale di partenariato culturale ideato nel 2022 dal Parco Archeologico di Pompei per sostenere i programmi di Pompeii Commitment. Materie archeologiche, alla cui prima edizione hanno aderito, come Team Partners, Nicoletta Fiorucci Foundation e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.