«Abbiamo conosciuto la realtà della T.I.N. del Cardarelli quando è nata la nostra Giselle. Chiaramente per noi è stato un momento molto difficile, ma siamo stati presi in carico da una squadra straordinaria; un reparto nel quale alla professionalità si unisce la grandissima umanità di tutto il personale». Sono queste le parole del campione Marco Maddaloni e di sua moglie Romina Giamminelli, che oggi sono stati in visita all’ospedale Cardarelli di Napoli per consegnare ufficialmente al Reparto diretto dalla dottoressa Maria Gabriella De Luca un prezioso macchinario acquistato grazie all’annuale gala di beneficenza Marco Maddaloni Charity (organizzato dalla Marco e Romy Foundation). Una visita programmata non a caso in occasione della Giornata Mondiale della Prematurità. «Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni», si legge sulla targa che verrà apposta sul macchinario.
«Quando ci dissero delle difficoltà della nostra piccola Giselle per noi fu un momento terribile – ricorda Romina -, qualcosa di straziante. Ben presto ci ritrovammo alla T.I.N. del Cardarelli dove fummo accolti da una realtà straordinaria. Ogni giorno pregavo che tutto andasse bene, vedevo tante situazioni difficili. Oggi la nostra piccola ha 3 anni ed è vivace, con un carattere forte. Dobbiamo molto a questa struttura straordinaria che ogni giorno compie dei veri e propri miracoli. Sono i nostri angeli».
Il macchinario, acquistato grazie ai soldi raccolti con il Marco Maddaloni Charity 2020, consente il monitoraggio della frequenza cardiaca in modo non invasivo per i nati prematuri. «Un dono preziosissimo – spiega la dottoressa Gabriella De Luca -, che ci aiuta a diagnosticare eventuali infezioni neonatali prima della comparsa dei sintomi. Nei neonati prematuri la velocità della diagnosi è fondamentale per instaurare una terapia tempestiva e migliorare così la prognosi».
Il macchinario va ad implementare le dotazioni tecnologiche della T.I.N. del Cardarelli di Napoli. L’Unità Operativa Complessa di Terapia Intensiva Neonatale, con i suoi 8 posti di Terapia Intensiva Neonatale e 10 di sub intensiva, conta ogni anno circa 300 ricoveri. Il lavoro viene portato avanti di concerto con l’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia, diretta dal dottor Claudio Santangelo, che è Centro di riferimento regionale per le gravidanze a rischio. Ad incontrare e ringraziare la giovane coppia sono stati il direttore generale del Cardarelli Giuseppe Longo e il direttore sanitario Giuseppe Russo. «Questa donazione – dicono – ha un grande valore per noi, sia sotto il profilo materiale che umano; è il riconoscimento di un lavoro che il nostro personale porta avanti ogni giorno con abnegazione e passione. Ancora una volta la famiglia Maddaloni ha dimostrato di essere capace di grandi gesti, nella vita come nello sport».
La raccolta fondi in occasione del Marco Maddaloni Charity è stata possibile grazie a tanti sponsor e sostenitori, tra i quali: Teresa Chirico, Accendi un sogno, Far Srl, Villa Domi, Five Srl, Roberto Giannotti, Babloo Gadget, Rogante, Poppella, Faber Italia, Isabella De Cham, Serena Chirico e Full Security.