Coronavirus, Fp Cgil: tamponi a tutti gli operatori della sanità.

E' 'blindato' da venerdì 21 febbraio, quando è esploso il contagio da Coronavirus, ma è pienamente operativo anche oggi l'ospedale di Schiavonia (Padova). Dentro vi sono 150 pazienti, in quarantena ma nessuno positivo al virus, e 150-200 tra medici e infermieri, che possono uscire e rientrare per i turni, facendo ogni volta il tampone. "Sul nastro trasportatore le provette si susseguono una dopo l'altra, fermandosi per pochi attimi nelle 'stazioni' di processo, dove un sistema automatizzato provvede con azioni robotiche a centrifugarle, stapparle, prelevare il campione da analizzare, inviarle alla stazione successiva, per poi chiuderle e riporle in un frigorifero" scrive in un post su Fb il direttore dell'Ulss 6 Euganea, Domenico Scibetta, elogiando gli 'angeli' con il camice. ANSA/US ULSS
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“Dalle notizie che abbiamo sono diverse decine le operatrici e gli operatori sanitari già positivi al Covid-19 ed il numero di contagiati cresce ed aumenterà se non si adotta una profilassi specifica, a partire dalle lavoratrici e dai lavoratori in prima linea”.

Così in una nota la segretaria Fp Cgil Campania che rivolge un appello al governatore della Campania, Vincenzo De Luca: “Chiediamo di implementare il piano sanitario di contrasto alla diffusione del Sars-CoV-2, estendendo l’esecuzione dei tamponi al personale sanitario con lo scopo primario di isolare anche i positivi asintomatici e interrompere così la catena di trasmissione del virus”.

“Il 20 marzo abbiamo chiesto ufficialmente di eseguire il tampone naso-faringeo a tutti i lavoratori della sanità, iniziando da chi è venuto a contatto con pazienti positivi e poi coinvolgendo tutti coloro che hanno operato e stanno operando in ambienti dove sono presenti pazienti contagiati”, concludono.(ANSA).

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