“Stiamo vivendo un momento molto difficile, soprattutto per chi come noi è in contatto quotidiano con gli anziani all’interno delle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) e nell’assistenza domiciliare per i pazienti fragili e spesso discriminati. Abbiamo l’obbligo di difendere dal contagio del nuovo coronavirus le persone che accogliamo nelle nostre strutture, i medici e gli operatori sanitari che li assistono cercando di garantire anche le relazioni sociali”.
Lo ha detto Salvatore Isaia, presidente di ‘Confcommercio salute e cura’, commentando l’aumento dei contagi all’interno delle strutture sanitarie per gli anziani. “L’invito accorato che rivolgiamo alle famiglie – ha aggiunto Isaia – è di osservare scrupolosamente le norme anti covid e di riattivare in maniera stabile le videochiamate con i propri cari, aiutandoli a utilizzare questo strumento, che può contribuire a frenare l’aumento dei contagi, ma nel contempo, assicura un contatto costante rendendoli protagonisti della loro quotidianità”.
“Di concerto con le istituzioni regionali e territoriali abbiamo aumentando i livelli di sicurezza grazie anche e soprattutto allo spirito di sacrificio e di abnegazione di tutti i dipendenti e i collaboratori delle strutture sanitarie che sono veri e propri professionisti dell’assistenza e che pongono al primo posto la salvaguardia e la cura delle persone più fragili. Occorre ricordare – conclude il numero uno di ‘Confommercio salute e cura’ – che stiamo parlando di pazienti a cui non è possibile effettuare cure specialistiche di livello adeguato tra le mura domestiche e che senza le strutture socio sanitarie finirebbero ‘parcheggiati’ in una corsia d’ospedale”.
(ANSA).