La dichiarazione dello stato di pandemia formulata dall’OMS e l’incremento di nuovi casi positivi al contagio da virus Covid-19 impongono alla Ugl Sanità di tornare a chiedere con forza, mediante una nota inviata oggi al Ministero della Salute e alle Regioni, misure urgenti e straordinarie atte a mettere in massima protezione tutti gli operatori sanitari. “Da più parti – dice Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della Ugl Sanità – ci è stato segnalato come le misure di prevenzione risultino non applicate nella loro interezza e che i dispositivi di protezione individuale siano insufficienti o addirittura assenti, mettendo a repentaglio l’incolumità di chi con generosità e spirito di servizio verso i cittadini e la nazione sta combattendo in prima linea questa durissima battaglia. Il problema non si pone solo per il personale medico o infermieristico, infatti ci risulta anche che le forme di lavoro agile per il personale amministrativo siano state utilizzate in minima parte nonostante l’indicazione data nel DPCM del 4 Marzo 2020. La sicurezza degli operatori, a qualsiasi livello, va salvaguardata. Per questo la Ugl Sanità chiede di attuare in maniera stringente verifiche e controlli sull’applicazione dei protocolli inerenti le misure di prevenzione da mettere in atto dotando urgentemente e indistintamente tutto il personale sanitario della Sanità Pubblica e Privata dei necessari dispositivi di protezione individuali, a cominciare dalle mascherine specifiche. Bisogna anche uniformare a livello regionale in maniera restrittiva i provvedimenti relativi alle attività dei centri semiresidenziali sanitari, sociosanitari e socioassistenziali per soggetti anziani, disabili, minori, psichiatrici (centri diurni e polivalenti). Per il personale dell’area amministrativa in ambito sanitario – conclude il sindacalista – chiediamo che, con senso di responsabilità, venga favorito nel numero massimo dei casi il ricorso al lavoro agile”.
Coronavirus, la Ugl Sanità chiede il rigoroso rispetto dei dettami di sicurezza per i lavoratori.
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