Domenica 1 dicembre, in occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS, la Croce Rossa Italiana scende nelle strade, da Milano a Roma e Napoli, per parlare con i cittadini, fare prevenzione, eseguire test rapidi e sensibilizzare soprattutto i giovani ai corretti stili di vita.
Dopo il successo dell’anno scorso con oltre 2mila test eseguiti in tutta Italia, la campagna “Meet, Test & Treat” torna nelle piazze, nei luoghi della movida ma anche nei penitenziari e nelle zone frequentate da sex workers, per offrire a tutti la possibilità di effettuare test di screening gratuiti, anonimi per HIV e Sifilide attraverso il prelievo capillare con risultati in soli 10 minuti. Esami che saranno effettuati da una équipe di medici e volontari opportunamente formati.
I Giovani volontari della Croce Rossa, inoltre, si ritroveranno nei luoghi di aggregazione: nelle scuole, nelle piazze, nei locali e discoteche con la Campagna “Ama bene, ama sano” per sensibilizzare i loro coetanei sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Grazie alla partnership con l’azienda LifeStyles Europe SAS quest’anno verranno distribuiti oltre 130mila preservativi Akuel® insieme a materiale informativo sui comportamenti sessuali corretti. Nel 2018 i Giovani CRI hanno organizzato oltre 230 attività in tutta Italia raggiungendo 56mila persone.
“E’ una tappa importante della strategia di prevenzione e cura delle malattie sessualmente trasmissibili che la Croce Rossa Italiana – spiega il Presidente Francesco Rocca – sta portando avanti da anni, grazie anche al contributo dei nostri Giovani CRI e di Villa Maraini, Agenzia nazionale per le tossicodipendenze della CRI. Vogliamo coinvolgere le persone in quel processo di sensibilizzazione che portiamo avanti ogni giorno. Desideriamo rendere tutti sempre più consapevoli e soprattutto i giovani, sul fatto che lo stile di vita è un fattore chiave per la propria salute”.
La diagnosi precoce della malattia è fondamentale. Eppure ancora oggi, circa un terzo delle persone che hanno contratto l’HIV non ne è a conoscenza. L’Italia è al tredicesimo posto in Europa per nuove diagnosi e l’85,6% delle nuove infezioni sono attribuibili a rapporti sessuali non protetti.