“Controllo dell’alimentazione e attività fisica sono fondamentali per evitare che l’obesità possa portare all’insorgere del diabete mellito nelle persone afflitte da questa patologia. È infatti riscontrabile una sempre maggior correlazione tra l’insorgenza del diabete di tipo 2 ed elevati valori dell’indice di massa corporea, con conseguente aumento dei fattori di rischio cardiovascolare e oncologico, al punto che nella comunità scientifica ormai si parla apertamente di diabesità, termine coniato nel 2008 dall’OMS, per definire questa condizione. Non a caso questo sarà uno dei temi al centro del convegno ‘Panorama Diabete’ promosso dalla SID a Riccione dal 21 al 24 maggio”.
Lo dichiara il Presidente della Società Italiana di Diabetologia, Angelo Avogaro, in occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità che ricorrerà domani, sabato 4 marzo.
L’Organizzazione mondiale della Sanità ha definito l’obesità uno dei principali problemi di salute pubblica mondiale, un fenomeno che interessa anche l’Italia dove si stimano 6 milioni di adulti obesi e circa 2 milioni e 200 mila, tra bambini e adolescenti, in eccesso di peso. In particolare, nel nostro Paese il fenomeno interessa il 10,4% delle persone e un terzo dei bambini minori di 8 anni è in sovrappeso o obeso, percentuale superiore alla media europea. L’obesità è causa di morte per 53.000 persone all’anno ed è strettamente connessa allo sviluppo di malattie croniche non trasmissibili, quali il diabete, responsabili a loro volta di un alto numero di decessi con un aggravio notevole dei costi sanitari e sociali: in Italia la spesa pubblica per malattie correlate e prevenibili ha toccato oramai quota 67 miliardi di euro.
“Ben venga l’appello del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, alla promozione di un sano stile di vita nella popolazione, appello che sottolinea come la riduzione dell’inattività fisica e l’adozione di una alimentazione corretta, con un aumento del consumo di frutta e verdura e la diminuzione dell’uso eccessivo di sale, siano strumenti efficaci nel contrastare obesità e sovrappeso”, ha dichiarato la Presidente Eletta di SID, Raffaella Buzzetti.
In particolare, la pratica sportiva e l’attività fisica e motoria sono autentici pilastri per la prevenzione e la cura di diabete e obesità. Tuttavia l’esercizio fisico, nonostante sia un fattore determinante per la salute degli individui, è poco praticato. Secondo l’ultimo rilevamento di Eurobarometro, nell’Unione europea il 45% degli individui afferma di non fare mai esercizio fisico o praticare sport, mentre una persona su tre riferisce livelli insufficienti di attività fisica. Il rapporto congiunto dell’OMS e dell’OCSE “Step up! Affrontare il peso dell’insufficiente attività fisica in Europa” evidenzia che, con un aumento dell’attività fisica a 150 minuti a settimana, si eviterebbero nella UE 11,5 milioni di nuovi casi di malattie non trasmissibili entro il 2050, tra cui; 3,8 milioni di casi di malattie cardiovascolari; 1 milione di casi di diabete di tipo 2; oltre 400.000 casi di diversi tumori.