“Mentre si cerca di far luce sul mistero di un nuovo ospedale San Paolo, annunciato da De Luca, ma la cui costruzione nell’area di Bagnoli non è prevista da nessun atto commissariale né vi è traccia nel Praru del Comune di Napoli, il vecchio e storico presidio di via Terracina è stato letteralmente abbandonato a se stesso. Un ospedale dove gestire l’atavica carenza di personale è diventata un’impresa impossibile, al punto da portare allo stop dei turni notturni e di reperibilità degli ortopedici (come denuncia Il Mattino). Un paradosso per un reparto inserito nella rete per gli interventi al femore per gli anziani entro 48 ore, che si aggiunge alle criticità legate all’esiguità di personale in tutti i reparti di emergenza. Una situazione che ha portato il responsabile del Pronto soccorso a rassegnare le dimissioni. Non si riesce a far fronte a un minimo di assistenza al vecchio San Paolo, mentre si prevede, con tanto di delibera del direttore generale dell’Asl Napoli 1, uno stanziamento di 74 milioni per un nuovo nosocomio da 200 posti letto da realizzarsi in un tempo non inferiore ai 7 anni. Se ci si dovesse attenere al cronoprogramma dell’Ospedale del Mare, questo tempo è destinato a raddoppiare e per allora dell’attuale San Paolo non resteranno che ceneri”.
Così la consigliera regionale del Movimento 5 Selle Valeria Ciarambino, firmataria di un’interrogazione nella quale chiede al presidente della giunta regionale “come intende garantire il funzionamento della rete dell’emergenza nell’area occidentale di Napoli, tenuto conto che il San Paolo è ben lontano dagli standard che connotano la classificazione di Dea di I livello. E a quali atti di programmazione regionale fa riferimento la delibera con cui il dg dell’Asl Napoli 1 ha approvato la scheda di fattibilità per la costruzione di un nuovo ospedale San Paolo”.