Quis custodiet ipsos custodes? Una storia di ordinaria sanità.

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dal nostro lettore Ugo De Caprio riceviamo e pubblichiamo

Quello che descrivo è un piccolo problema di nicchia che però evidenzia la mancanza di un archivio ricoveri e dispositivi medici (grave superficialità in caso d’inchiesta su protesi contraffatte, inutili e/o dannose) e la confusa operatività condotta con la prepotenza (dei “caporali” di Totò) e la prosopopea di alcuni medici che hanno dimenticato il giuramento d’ippocrate trasformandosi in burocrati con i paraocchi. Ritengo probabile ipotizzare più gravi inefficienze.

Spero che i media, cui è diretta questa mia nota esplicativa della mia precedente corrispondenza e relativi allegati, (i cui destinatari inserisco per conoscenza), s’immedesimino nel ruolo di vigilanti.

Gli esami prescritti (di cui non conosco esito) mi sono costati in totale €184,50. mi ha colpito quello visivo (pagato €60,70) composto dalla classica prova visiva di lontananza (gratuita e con misurazione presso qualsiasi ottico) e cercare di vedere oggetto in un’apparecchiatura (per la visione notturna!) che ho dovuto fare con occhiali (gradazione inferiore a 1 diottria) che mi erano stati giudicati inutili già da due precedenti controlli per rinnovo patente ma che portavo per abitudine.

p.s. evidenzio la richiesta “informale” di marca da bollo per la prenotazione e l’aggiunta “ingiustificata” di €0,70 riportata sulla ricevuta di ogni prescrizione.

Comunque si concluda la mia vicenda di sicuro il mio futuro sarà condizionato dalla spada di Damocle di un mancato rinnovo, magari dopo una spesa di molto maggiore a quella oggi sostenuta (sono previsti tanti altri accertamenti) probabilmente da ripetere in tempi molto ravvicinati rispetto ai normali rinnovi.

Ho preso in considerazione anche la possibilità che parte di questa operatività sia in essere per un piccolo rimpolpamento delle casse della Asl e l’utilizzo di personale che non si sa come impiegare.

Manca un protocollo nazionale per quanto relativo al defibrillatore se non una procedura dell’asl di bo per cui riporto i link della apdic  https://aiac.it/wp-content/uploads/2018/03/guida1.pdf  e quello dell’istituto auxologico (lombardia e piemonte)  https://www.auxologico.it/.

Quanto sopra diventa conseguenziale a cure mediche di cui ogni dottore criticava l’operatività del precedente. iter: due angioplastica alla Mediterranea, uno al Cardarelli, altri due al Monzino di Milano seguiti da codice rosso notturno al pronto soccorso Cardarelli (dimesso in mattinata dopo una nottata in barella in un corridoio senza alcuna cura) e successivo codice rosso serale al “Fatebenefratelli” con ricovero in terapia intensiva e quindi successivo invito a inserimento defibrillatore.

Ormai concordo all’invito sconfortato e sconfortante di Eduardo De Filippo: fujtevenne.

P.S. Alcuni dei comportamenti che ho descritto nelle mie precedenti note si potrebbero configurare come infrazioni al C.P. e che potrebbero essere anche di rivalsa in quello di P.C.

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Scambio raccomandate e PEC con CML ASL NA1 Sciuto e Ugo De Caprio riepilogo

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