Firma per il 5×1000 e sostieni i legami d’amore che nascono nel nostro Reparto di Terapia Intensiva Neonatale (TIN). Con questo slogan la Fondazione Evangelica Betania di Napoli lancia la nuova campagna a sostegno della Neonatologia e TIN dell’Ospedale Betania, che sarà presentata giovedì 30 marzo alle ore 12 presso la sala convegni dell’Ospedale Evangelico Betania (Via Argine 604, Napoli – 4° piano) dal Presidente della Fondazione Luciano Cirica, il Direttore Generale dell’Ospedale Pasquale Accardo e Katia Drocco, dello Studio Romboli e Associati di Cesena. L’Unità Operativa Complessa di Neonatologia e TIN è una struttura all’avanguardia che opera, però, in una zona difficile della città di Napoli in cui oltre all’assistenza c’è bisogno di tanta solidarietà. Con i fondi del 5×1000 la Fondazione Evangelica Betania, infatti, garantisce servizi e attività che vanno ben oltre l’assistenza di base. E i risultati non mancano.
“Rispetto alla percentuale internazionale di sopravvivenza, che si attesta all’85.3%, il nostro Reparto conta il 96.1% di sopravvivenza neonatale” – afferma il Presidente Luciano Cirica – “risultati raggiunti anche grazie al sostegno di tante persone, comuni cittadini, che credono nel nostro lavoro e all’impegno di tanti operatori anche oltre il normale orario di lavoro”.
Nel 2016 nell’ospedale di Ponticelli sono venuti alla luce 2280 bambini. Per ben 333 di questi piccoli, nati prematuri e bisognosi di cure, è stato necessario il ricorso alla TIN, e 152 sono stati ricoverati e poi dimessi. Nel 2015 erano stati 301. Pochi sanno che la cura di un neonato prematuro richiede tante attenzioni, non solo assistenziali, e comporta un percorso di accompagnamento per i genitori e le famiglie, che comincia, spesso, prima della nascita.
Tante le attività messe in campo ogni giorno da medici e infermieri della UOC di Neonatologia e TIN. Innanzitutto l’attività di ricovero in Day Hospital, dedicata prevalentemente al follow up dei bambini nati prematuri. Strettamente legata a quella dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale sui neonati di basso peso, contribuisce a far sì che l’assistenza ai piccoli pazienti della TIN non si esaurisca al momento della dimissione ma possa essere estesa ai primi anni di vita, creando un rapporto di proficua collaborazione tra gli specialisti ospedalieri e quelli del territorio, fondamentale per i nati pretermine. A queste attività si aggiungono l’Ambulatorio infermieristico per le cure di puericultura ed il Corso di massaggio infantile, molto importante per l’educazione dei genitori al trattamento dei piccoli. L’ambulatorio è indirizzato a tutti i prematuri e ai bambini nati a termine ma che per gravi disagi sociali, ambientali e familiari, necessitano di questo percorso. Negli anni è stato creato anche uno Spazio di supporto e dialogo per i genitori e le famiglie dei prematuri. E dallo scorso anno è stata avviata la sperimentazione del Family Day, che apre le porte della TIN a tutti i familiari, non solo i genitori, consentendo di visitare i piccoli.
“Questi progetti, realizzati anche grazie al 5×1000, sono segno della fiducia accordataci innanzitutto da chi ne usufruisce, ma anche la dimostrazione di stima di tutti coloro che ci conoscono e ci supportano” – continua Cirica – “Alle iniziative e alla professionalità si affianca infine il supporto di tecnologie estremamente moderne e avanzate, che ci permettono di effettuare anche le terapie più sofisticate (ipotermia neonatale per il trattamento del neonato asfittico; elettroencefalogramma neonatale; ventilazioni sofisticate ad alta frequenza e con metodologie non invasive; ecografie di ultima generazione)”.
Negli anni, grazie anche ai contributi del 5×1000, l’Unità Operativa Complessa di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Evangelico Betania si è potuta dotare di nuove incubatrici, nuovi saturimetri, un nuovo ventilatore, un defibrillatore, materassini termoriscaldati per il trasporto neonatale, un nuovo ecografo di ultima generazione ed un nuovo lettore della Bt.