Scoperti resti preistorici sommersi nei fondali di Capri

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Eccezionale scoperta di reperti preistorici nei fondali dell’isola di Capri, probabilmente facevano parte del carico di una nave di epoca neolitica, che trasportava manufatti in pietra lavorata.

Nello scorso mese di ottobre sono stati individuati resti sommersi nei pressi della Grotta Azzurra da parte del nucleo subacqueo della Questura di Napoli e altri rinvenimenti sono avvenuti poco al di fuori della Grotta Bianca.
In base alle segnalazioni, la Soprintendenza per l’Area Metropolitana di Napoli ha provveduto al recupero del primo di una serie di nuclei lavorati di ossidiana, che è avvenuto nella giornata di lunedì 20 novembre.

 

Il soprintendente Mariano Nuzzo, insieme al funzionario archeologo responsabile della tutela, Luca di Franco, e ai referenti per l’archeologia subacquea, Simona Formola, e l’assistente tecnico Carlo Leggieri, coadiuvati sul campo dal Nucleo Sommozzatori della Polizia di Napoli e dai Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio culturale, hanno provveduto – informa un comunicato della Soprintendenza – al preciso posizionamento dei reperti. E’ stata accertata “una dispersione di evidenze su un’area ben maggiore di quanto non si pensasse, ad una profondità compresa tra i 30 e oltre i 40 metri”. Nello stesso tempo è stati recuperato quello che doveva essere parte di una carico di una nave di epoca neolitica.(AdnKronos)

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