Al via la nuova stagione di Körper, Centro Nazionale di Produzione della Danza attivo in Italia e all’estero da numerosi anni. Fondato nel 2003 da Gennaro Cimmino, oggi Körper è un Centro di Produzione che esplora la moltitudine dei linguaggi espressivi nelle arti performative, affiancando alla produzione e promozione della danza l’attività di programmazione nel suo teatro da novantanove posti in via Vannella Gaetani (P.zza Vittoria), il primo e solo spazio teatrale della Campania interamente dedicato alla danza contemporanea.
Dopo il grande successo di pubblico degli ultimi due anni, Körper – unico Centro sul territorio regionale riconosciuto dal Ministero Italiano della Cultura – chiude il primo triennio di attività consolidando il progetto Körper meets, un’iniziativa a supporto della sostenibilità delle tournée e un’occasione unica d’incontro per gli spettatori: le compagnie, ospiti per un intero weekend, hanno l’opportunità di portare in scena più lavori, ottimizzando così le economie, la presenza sul territorio e la permanenza degli artisti in città.
«Come Centro di Produzione Nazionale – dichiara il direttore artistico Gennaro Cimmino – sentiamo la responsabilità di sostenere gli artisti nella loro circuitazione. Sempre più spesso infatti la danza contemporanea trova ospitalità solo per un’unica data nelle stagioni teatrali o in festival affollati di proposte. Noi intendiamo valorizzare il lavoro e l’identità delle compagnie ospiti, dando maggiore visibilità agli artisti. Allo stesso modo, il pubblico ha la possibilità di entrare in contatto con la compagnia nella sua totalità, sviluppando così uno sguardo critico e attento alla scena contemporanea. L’attenzione è rivolta soprattutto agli allievi e allieve delle numerosissime scuole di danza presenti sul nostro territorio che in questo modo hanno l’opportunità di entrare in diretto contatto con gli artisti e di approcciarsi al mondo professionale che li aspetta».
Sul palcoscenico dello Spazio Körper si alterneranno compagnie e realtà produttive provenienti da tutto il territorio nazionale: Fattoria Vittadini (Milano), Fabbrica Europa (Firenze), PinDoc (Roma), Nexus (Bologna), Sosta Palmizi (Arezzo), Fuori Margine (Cagliari), Michele Merola Contemporary Dance Company. Si comincia il 21 gennaio con Un’andatura un pò storta ed esuberante. Emersione n.1, una produzione Index e Muta Imago. Protagonista dello spettacolo l’autore, regista e performer Antonio Tagliarini, artista straordinario ed eclettico – vincitore di numerosi premi – che porta in scena i linguaggi della contemporaneità attraverso un nuovo percorso di ricerca: fino a che punto riusciamo a seguire ciò che desideriamo davvero? E perché a volte ciò che desideriamo ci porta all’annientamento? Quesiti che racchiudono l’umano, la sua opacità, il mistero, la follia e persino l’imprevedibile; una performance che innesca un cortocircuito sulla realtà, in un dialogo costante tra finzione e autobiografia, in cui tutto potrebbe essere vero o inventato.
Seguono i lavori della compagnia Fattoria Vittadini (KörpermeetsFattoria Vittadini), collettivo artistico impegnato dal 2009 nella produzione e nella ricerca in ambito performativo, con particolare attenzione al multidisciplinare. Il 2 febbraio va in scena Flux di Maura di Vietri, una short performance immersiva che prevede l’uso del visore VR e che permette allo spettatore di essere al centro dell’azione: un’esperienza a 360° del proprio corpo e di quello della performer, nell’ambiente digitale e poi nello spazio reale. La stessa giornata prevede il coinvolgimento di alcuni studenti e studentesse del Liceo Coreutico Palizzi di Napoli, un dialogo costante costruito attraverso matinée e incontri dedicati ai giovani e una preziosa opportunità per affrontare il tema dell’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito artistico.
Previsti poi Lingua e Please,Come! firmati dalla coreografa Chiara Ameglio; Lingua (3 febbraio) si interroga su l’incarico primario della performance, ponendo l’accento sul dialogo tra performer e pubblico, quel filo invisibile tra azione performativa e osservazione della stessa. Please, Come! (4 febbraio) invece indaga il fenomeno della schiavitù contemporanea intesa come richiesta di aiuto, iperallerta, un invito a entrare e testimoniare l’atto di liberazione di un corpo che nell’abbandono, disarmato e dominato, diventa simbolo di lotta e resistenza.
Ad arricchire la programmazione la performance conclusiva del progetto Dancing Together Again, realizzato dal National Institute of Music and Dance con il supporto del programma Creative Europe. Una splendida opportunità per danzatori, coreografi, ricercatori e curatori – provenienti da Polonia, Croazia, Georgia e Italia – di conoscersi, condividere e dar vita a una nuova rete creativa. Il 16 e 17 marzo avrà luogo la restituzione finale del progetto a cura della compagnia napoletana Movimento Danza e gli artisti vincitori del bando.
Fra gli appuntamenti del mese di marzo anche la compagnia Fuorimargine (KörpermeetsFuorimargine) con due lavori molto diversi fra loro. La coreografa e danzatrice Cristina Kristal Rizzo presenta Erwartung (23 marzo), una performance sul concetto di melanconia, sulla figura di un doppio al femminile che si evolve ai confini dell’astrazione e della figurazione; a seguire Neverstopsscrollingbaby (23 marzo) del Collettivo Vitamina composto da Alessandra Ferreri, Joshua Vanhaverbeke e Matteo Sedda, una riflessione sul nostro presente che nasce dal meccanismo dello scrolling e Oh my gad! di Chiara Aru, uno spettacolo sulle dinamiche dei disturbi dell’umore.
Avendo come obiettivo l’interconnessione tra le arti, quest’anno Körper ospiterà nei suoi spazi anche artisti ed artiste con disabilità, ampliando così lo sguardo sulla scena nell’ottica di stimolare una visione critica e di sviluppare nuove strategie di formazione del pubblico. La compagnia Nexus (KörpermeetsNexus) propone Alexis 2.0, Black Eye Black (6 aprile) e Lampyris Noctiluca (7 aprile) di Aristide Rontini, cofondatore di Al.Di.Qua Artists, la prima associazione di categoria europea che promuove i diritti delle persone con disabilità nello spettacolo dal vivo. Fra i progetti artistici della compagnia PinDoc (KörpermeetsPinDoc), Brave della coreografa Paola Bianchi (4 maggio), spettacolo sul rapporto reciproco e l’accettazione dei limiti invalicabili di corpi diversi per abilità e Autobiografia di Giovanna Velardi (5 maggio), una riflessione sul concetto di autobiografia in relazione al corpo dell’artista, unico generatore di un proprio vocabolario. Si rinnova inoltre la collaborazione con Anghiari Dance Hub, progetto dedicato ai giovani coreografi e diretto da Gerarda Ventura; i lavori che hanno debuttato a novembre 2023 ad Anghiari (Arezzo), saranno dunque ospitati durante la ricca programmazione nei mesi di aprile e maggio.
La stagione prosegue con lo spettacolo Agata (8 giugno) della compagnia Sosta Palmizi (KörpermeetsSostaPalmizi), un’affascinante esperienza acustica e visiva in cui si incontrano il coreografo/danzatore Giorgio Rossi con Gennaro Lauro e il pianista Livio Minafra. In scena anche Dodi di Sofia Nappi (9 giugno) e Mondo di Gennaro Lauro (9 giugno), due performance sul senso dell’esistenza umana e sulla “terra” che abitiamo.
L’ampia proposta pone l’obiettivo di creare e sostenere una comunità mista di pubblico e artisti che possa rinnovarsi e ritrovarsi durante tutto l’anno nell’attività del Centro, diventando così punto di riferimento per lo sviluppo di politiche culturali per la nostra regione. A rafforzare il legame col territorio e le proficue collaborazioni con il Teatro Pubblico Campano, la rassegna prevista a ottobre presso il Teatro Nuovo che vede protagonista il coreografo Michele Merola con lavori di repertorio della sua compagnia MM Contemporary Dance Company (KörpermeetsMM Contemporary Dance Company).
Night Stories (8 ottobre) di Merola e Adriano Bolognino coinvolge i corpi danzanti in un disegno continuo costruito su ripetizioni e differenze, un susseguirsi di brevi storie scandite dalla musica live di Natalia Abbascià. Ballade (10 ottobre) di Mauro Bigonzetti vuole essere invece un omaggio, un racconto corale, un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta, decennio che ha ormai perso i suoi confini temporali per diventare simbolo di un’epoca. Seguono gli spettacoli in cartellone Dov’è più profondo di Irene Russolillo (10 novembre) – prodotto da Orbita e Spellbound – Danze Americane di Fabrizio Favale (16 novembre), Simbiosi di Roberto Tedesco (16 novembre) e Winter Forrest di Fabrizio Favale (17 novembre), produzioni di Klm – Kinkaleri / Le Supplici / mk (Körper meets Le Supplici).
La stagione 2024 di Spazio Körper si conclude con la rassegna di danza contemporanea Körperformer presso la Sala Assoli di Casa del Contemporaneo (Napoli). Il progetto, storica vetrina nazionale della danza, ospita giovani autori del territorio che da anni approdano sulla scena italiana ed europea e intende essere un focus sulla regione Campania, uno spazio aperto e attento alla ricerca artistica; i protagonisti della rassegna – dopo aver trascorso un lungo periodo di formazione all’estero o aver lavorato lontani da “casa”- avranno l’opportunità di ritornare nella loro terra, di esibirsi su un palcoscenico della propria regione, condividendo e restituendo le esperienze acquisite durante gli anni.
A proposito di nuove generazioni, Körper continua a sostenere l’emersione dei giovani artisti e lo fa proponendo una serie di iniziative destinate a giovani ragazzi della Campania, dando loro la possibilità di sperimentare e acquisire nuovi strumenti: il 2024 prevede la continuazione del progetto Körper Young, un corso gratuito di avviamento al palcoscenico destinato a giovani talenti.
Fra le innumerevoli attività del Centro, il focus centrale è dedicato alla produzione e promozione della danza, quale arte del corpo e linguaggio comunicativo privilegiato e universale, in un’ottica di scambio e confronto con altre realtà artistiche europee e internazionali. Tra le produzioni di questo 2024 occorre menzionare la Tournée in India di Francesco Marilungo con Stuporosa, il Debutto di Roberto Tedesco (coreografo emergente 2024 secondo la rivista Danza&Danza) in coproduzione con Aterballetto, la Tournéé Fragili Film, che è parte del più ampio PROGETTO RIC.CI – Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ‘80/’90 a cura di Marinella Guatterini e la nuova produzione Samia di Adriano Bolognino che ha già debuttato in Svezia.
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