Giovedì 24 ottobre sarà inaugurata presso il centro Chikù a Scampia, in Largo della Cittadinanza Attiva, la mostra fotografica di Mario Spada e Gaetano Ippolito dal titolo “Spina Tremula”, nata da una idea di Chi rom e…Chi no e Mario Spada e promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell’ambito della programmazione di arte contemporanea 2024. All’anteprima delle ore 12.00, con gli artisti, sarà presente il fotografo Patrizio Esposito, mentre alle ore 18.00, fino alle ore 22.00, avrà luogo l’opening.
La mostra intreccia e mette in dialogo le fotografie dei due autori, due sguardi sulla città di Napoli che attraversano trenta anni di storie, strade, persone, piccole fatiche quotidiane, grandi eventi. L’esperienza di lungo corso del fotografo Mario Spada, che con la sua fotografia racconta con precisione e cura i molteplici mondi in cui si immerge, creando una forte relazione tra le immagini, i suoi soggetti e gli spettatori, si confronta con l’opera del giovane Gaetano Ippolito, che con lui si è formato e che ha trovato una sua cifra stilistica nella costruzione di ritratti di città con le sue presenze evanescenti e nella decostruzione di stereotipi.
Il progetto espositivo punta a essere metafora del dialogo intergenerazionale, attraverso l’esposizione di archivi fotografici e la documentazione di una città esposta e contemporaneamente nascosta. I lavori ripercorrono diverse fasi della vita degli autori e della città e, pur scorrendo parallelamente e con indipendenza artistica, creano una continuità visiva e temporale.
“Il percorso tracciato dal primo Bando Arte realizzato dal Comune di Napoli arriva a Scampia con il progetto di Mario Spada e Gaetano Ippolito, che abbraccia pienamente gli indirizzi di politica culturale tracciati dall’Amministrazione Manfredi contribuendo alla visione di policentrismo urbano che da tempo si sta attuando nella nostra città”, dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli. “Affabulazione, il Maggio dei Monumenti, questa mostra e tutte le attività culturali realizzate negli ultimi tre anni stanno dimostrando che il policentrismo non è uno slogan, ma è la sintesi di una realtà che andava solo sostenuta e svelata. Napoli è città dai molti centri, perché ogni quartiere sa esprimere creatività, idee, storia, bellezza”.
LA MOSTRA – L’allestimento, visitabile gratuitamente dal 24 ottobre al 31 dicembre 2024, è accolto dal centro Chikù (aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15, gli altri giorni su prenotazione al numero 081 014 5681 e 3931559433), attraversato abitualmente da un target intergenerazionale di provenienza locale, cittadina, internazionale, e sarà realizzato in collaborazione con il Moss, primo ecomuseo diffuso Scampia, spazio di memoria viva che raccoglie patrimoni di comunità in continuo movimento, e che mette insieme arte pubblica, processi laboratoriali e sperimentali di pedagogia, socialità, intercultura e convivialità.
IL WORKSHOP DI FOTOGRAFIA STENOPEICA – Il progetto si caratterizza per la forte innovatività data dall’incrocio dagli sguardi di due fotografi apprezzati dal pubblico contemporaneo appartenenti però a generazioni differenti, che riescono a raccontare margini e periferie di Napoli intesa come una qualunque città contemporanea. La mostra diventa, così, punto di partenza di un percorso di inchiesta sociale a cura di chi rom e…chi no, che vedrà il coinvolgimento di 15 giovani della città, attraverso una call pubblica lanciata a fine ottobre, in un laboratorio di narrazione e sulla fotografia stenopeica condotto da Mario Spada, per raccontare con tempi lunghi di osservazione critica un quartiere che si trova ad affrontare un passaggio di trasformazione epocale.