La Fondazione Teatro di San Carlo replica alle osservazioni contro il bilancio preventivo 2023 espresse in una nota dalla Regione Campania.
Sulla questione degli costi collegati ai contratti della dirigenza apicale, la Fondazione risponde che “i costi e il numerico dei Dirigenti apicali sono tutti compresi nella dotazione organica della Fondazione Teatro di San Carlo approvata dal MIC e dal MEF (Ragioneria Generale dello Stato – Ispettorato Generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico) dello Stato in data 18/02/2022 oltre che dal Commissario di Governo per le Fondazioni Lirico-Sinfoniche”.
Il criterio del finanziamento storico per la determinazione delle entrate indicate in bilancio “si è reso necessario visto che a fronte della richiesta inoltrata a settembre 2022, così come per ogni annualità, la Fondazione non ha ricevuto alcuna risposta e pertanto il criterio storico è l’unico criterio da adottare e che viene adottato in sede previsionale”.
Le previsioni in aumento delle entrate da bigliettazione e abbonamenti pur a fronte della chiusura del Teatro, causa lavori, nei primi tre mesi del 2023 sono frutto “di un raffronto che va fatto in maniera omogenea con il documento previsionale 2022”.
Quanto alle assunzioni di personale a tempo indeterminato “sono avvenute e avverranno nel rispetto della normativa vigente per le Fondazioni Lirico-sinfoniche e dei vincoli di bilancio. La sostenibilità economico- finanziaria è stata già verificata dagli organi preposti”.
Il decremento di alcuni costi di produzione “è strettamente legato all’idea progettuale artistica varata dal sovrintendente/direttore artistico”. La Regione ritiene sottostimato il fondo accantonamento rischi che – replica la Fondazione – “al 31 dicembre 2021 – ultimo bilancio di esercizio approvato – è pari ad euro 11.510.106,49 e si ritiene quindi congruo rispetto ai rischi potenziali”.
Infine “nessuna incoerenza esiste tra i dati regionali e la contabilità della Fondazione Teatro di San Carlo. Si tratta solo di fare conciliare la contabilità economica della Fondazione e la contabilità finanziaria della Regione Campania. Tutte le risposte di circolarizzazione crediti/debiti sono state condivise e verificate con gli uffici regionali”.
In merito alle osservazioni prodotte dal consigliere rappresentante della Regione a giustificazione del proprio voto contrario all’approvazione del Budget 2023 la Fondazione fa presente “che le richieste di chiarimenti prodotte dallo stesso in data 20 dicembre 2022 hanno ricevuto un puntuale e analitico riscontro con nota inviata allo stesso Consigliere il 22 dicembre 2022. Inoltre nel corso della riunione odierna sono stati forniti al Consigliere ulteriori chiarimenti e l’illustrazione della relazione del Collegio dei Revisori al bilancio in approvazione con la quale l’organo di controllo ha espresso parere favorevole”. (ANSA).