Domenica 4 luglio, alle ore 21:30, alle Terme – Stufe di Nerone (Bacoli-NA), per la 10 edizione della rassegna TEATROallaDERIVA (il teatro sulla zattera), la compagnia Ri.Te.Na. presenta ‘E Ssanzare, scritto e diretto da Fabio Di Gesto e con Francesca Morgante, Maria Claudia Pesapane e Luca Lombardi.
Già al NTFI, liberamente ispirato a Il Malinteso di A. Camus, questa riscrittura è il personale terzo capitolo sulla femminilità irrisolta, dopo quelli da Lorca e Genet. Aspro e poetico, tra proverbi, figure retoriche e versi, il napoletano di Di Gesto riscrive la vicenda di due donne che affittano e vendono case, arrotondando in modo assai poco ortodosso pur di partire e rifarsi una vita. Ma il dramma è dietro l’angolo.
TEATROallaDERIVA è una manifestazione teatrale unica in Italia, ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne firma la direzione artistica per il nono anno, divenuta appuntamento fisso del territorio flegreo.
L’unicità della rassegna risiede nel far esibire gli artisti su una zattera galleggiante sull’acqua, costruita appositamente e posizionata all’interno del laghetto circolare delle Stufe di Nerone.
Grazie ad uno scenario suggestivo e alla distanza dal caos della città, la nostra zattera ha accolto, nel suo primo decennio di vita, un pubblico appassionato, assai curioso e sempre più numeroso, pronto a sorprendersi e a lasciarsi catturare dall’abbinamento di tutti gli elementi che rendono unica questa rassegna teatrale.
«I numeri tondi hanno sempre un fascino particolare. Ancor di più quando si riferiscono ad una rassegna teatrale indipendente e pressoché unica nel panorama nazionale.
‘Teatro alla Deriva (il teatro sulla zattera)’ raggiunge i suoi primi dieci anni di vita e la cosa ha per tutti noi, che la viviamo e proviamo a portarla avanti anno dopo anno (ovviamente nel pieno rispetto di tutti i protocolli anti-covid), un sapore davvero dolce.
L’ultima stagione ha visto, per evidenti motivi, il debutto di pochissimi spettacoli e quei pochissimi sono stati perlopiù monologhi. Nel formare il cartellone, si rischiava di affrontare problemi di carenza. Anche se non moltissimi, però, quelli adatti alla nostra zattera galleggiante (ovvero la peculiarità della nostra Deriva) erano tutti di ottima qualità.
Si parte con un nuovo lavoro di Fabio Di Gesto, giovane autore che fa della riscrittura in napoletano (aspro, viscerale, poetico) di classici e contemporanei la sua cifra distintiva. In questo caso, un libero adattamento da Genet. Si passerà poi a Fabio Pisano, altro autore giovane di spessore, pluripremiato, alle prese con la propria versione di una vicenda realmente accaduta (una giovane ebrea che denuncia altri ebrei dopo il rastrellamento nel ghetto ebraico del 1943), ma quasi del tutto misconosciuta. Poi un altro lavoro in napoletano, stavolta originale, a firma di Diego Sommaripa, che ha deciso di raccontare la vicenda dura e difficile di una giovane madre incapace di gestire un figlio piccolo e disabile. E si chiuderà con un lavoro in italiano, e per il 70% in versi, a mia firma, liberamente tratto da un’altra vicenda eclatante all’epoca poi completamente dimenticata, il caso-Lavorini, ovvero il primo bambino rapito ed ucciso in Italia per motivi, che si scoprì poi, politici e non a sfondo sessuale.
In tutti i casi i drammaturghi sono anche registi e a salire sulla zattera saranno attori di grande potenza espressiva, tutti molto carnali e attenti a non cadere nel tratto retorico di tanto teatro urlato di oggi.
Se devo quindi confessare una linea editoriale, questa riguarda in primis le qualità degli attori scelti.
Come tutte gli anniversari che si rispettano, però, oltre al cartellone teatrale in sé, quest’anno le Stufe di Nerone hanno predisposto un regalo al pubblico che avrà voglia di esserci: la presenza ‘fuori zattera’ dei NeaCò, progetto musicale originale (arricchito da una narrazione teatrale parallela) che coniuga melodie tradizionali partenopee con ritmi e stili musicali provenienti dai quattro angoli del mondo. Una Neapolitan Contamination, appunto.
Per festeggiare l’inizio, o meglio il ritorno, di un teatro comunitario che da quasi due anni ci è negato e che manca, credo, davvero a tanti».
Giovanni Meola
TEATROallaDERIVA prossimi appuntamenti
Domenica 11 Luglio – Liberaimago
“STELLARIA – CELESTE”
drammaturgia – regia | Fabio Pisano
suggestioni sonore live | Francesco Santagata
con | Francesca Borriero – Claudio Boschi – Roberto Ingenito
Selezionato o premiato in svariati contesti (NTFI, premio Cappelletti, Borgarti, Positano), lo spettacolo narra la reale, seppur misconosciuta, vicenda di una delatrice ebrea in seguito al rastrellamento nel ghetto ebraico di Roma. Traditrice della sua gente, pur di salvare la pelle e quella dei suoi familiari, Celeste si muove tra suggestioni sonore dal vivo e più personaggi che si alternano attorno alla sua figura.
Domenica 18 Luglio – Resistenza Teatro
“JUORNE”
drammaturgia – regia | Diego Sommaripa
con | Chiara Vitiello
Un flusso di parole e azioni irreparabili: questa è la donna che, col suo colorito napoletano, cerca di vincere la sua guerra, il dramma di crescere un figlio disabile. A partire da premi, Corti della Formica, e selezioni, Positano Festival, la visceralità del personaggio compie un percorso di autoinganni e desideri alle prese con la dura realtà che irrompe nella figura di un’invisibile ma concreta assistente sociale.
Domenica 25 Luglio – Virus Teatrali – Teatro Insania
“IL BAMBINO CON LA BICICLETTA ROSSA”
testo – regia | Giovanni Meola
con | Antimo Casertano
Vincitore Politai Visionari, semifinalista In-Box, il testo, per il 70% in versi di varia natura, presenta come in un affresco i nove protagonisti di una vicenda all’epoca clamorosa, poi del tutto dimenticata: il primo rapimento di un minore finito tragicamente. Fine anni ‘60: tra politica e devianza, destra eversiva e depistaggi, un solo corpo d’attore per nove voci trasfigurate attraverso un inesausto lavoro fisico e verbale.