La coppia più famosa della storia dell’umanità si racconta con ironia al Teatro dei Piccoli di Napoli nella Mostra d’Oltremare: lo spettacolo di Scena Verticale (Castrovillari) IL DIARIO DI ADAMO ED EVA liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Marc Twain è ospite domenica 10 febbraio 2019 ore 11 della rassegna YOUNG di Le Nuvole/Casa del Contemporaneo per la cura artistica di Morena Pauro. Lo spettacolo andrà in replica per le scuole lunedì 11 febbraio 2019 ore 9.30 e 15 per studenti dai 5 anni.
In un paradiso di cartapesta e colori muovono i primi passi due giovanissimi Adamo ed Eva – interpretati da Davide Fasano e Elisabetta Raimondi Lucchetti – alle prese con la scoperta del mondo che li circonda e della loro nudità mai affrontata come vergogna. Tra discussioni e atteggiamenti spesso agli antipodi, affrontano un viaggio attraverso i pregi e i difetti più comunemente attribuiti agli uomini e alle donne.
Il romanzo di Marc Twain, cui lo spettacolo di Dario De Luca s’ispira, arriva sulle scene per raccontare, in modo divertente e ironico, ai giovani spettatori (dai 5 anni) lo stupore dell’incontro con l’altro da sé e della scoperta del sesso e dei sentimenti.
“Prendendo ispirazione da questa storica traduzione – dichiara in una nota lo stesso De Luca – avremo accesso ai pensieri segreti del primo uomo e della prima donna e constateremo con allegria che le relazioni tra i due sessi non sono poi così cambiate. La differenza di genere è la grande arma dell’uomo per affrontare la vita”.
Se le differenze di sesso sono biologiche, le differenze di identità sessuale sono dovute ad aspetti psicologici, sociali e culturali. “L’identità di genere e la violenza di genere sono temi di cui nei paesi occidentali si parla sempre di più grazie al lavoro di sensibilizzazione e lotta per i diritti civili – dice Morena Pauro – ma la società non si è ancora adattata a ciò che sappiamo sulle differenze di genere. In una società in cui è sempre più difficile guardare alla figura della donna, abbiamo scelto con questo titolo di proporre una riflessione sull’uomo e la donna in quanto appartenenti indistintamente al genere umano”.