Con “La zattera di Géricault” di Carlo Longo, in prima nazionale, al via giovedì 27 ottobre la Stagione del Teatro San Ferdinando di Napoli.
Lo spettacolo con la regia di Piero Maccarinelli è una produzione del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò con repliche fino a domenica 6 novembre.
I protagonisti sono Lorenzo Gleijeses nel ruolo di Théodore Géricault, Francesco Roccasecca, Claudio Di Palma, Nello Mascia, Anna Ammirati. Théodore Géricault, artista nato a Rouen nel 1791 morto a Parigi a soli 32 anni, dipinse “La zattera della Medusa” colpito del naufragio della nave Meduse: centoquarantasette furono le persone abbandonate in mare e solo quindici di loro rividero la terra dopo episodi di cannibalismo, disperazione, pazzia e annegamenti.
Nel 1819 il ventottenne Gérucault espose al Salon di Parigi il suo gigantesco dipinto e l’opera divenne subito uno scandalo politico per l’aperta accusa di inefficienza verso la monarchia appena restaurata. L’olio su tela raffigura, infatti, i naufraghi abbandonati su di una zattera, al largo delle coste del Senegal, dal vigliacco e incompetente comandante della nave.
“Quella Zattera – scrive nelle note il regista Piero Maccarinelli che – non rappresenta solo la Francia alla deriva dopo la caduta di Bonaparte o la terribile agonia dei superstiti al naufragio della fregata Meduse, ma il naufragio della vita stessa dell’artista, in una storia d’amore proibita e disperata. Al Louvre – ricorda – di fronte alla Zattera della Medusa di Géricault c’è sempre una gran fila”.
Un’opera, che si accende di contemporaneità quando si fa emblema delle navi dei migranti nel Mediterraneo: “Ma fortissima è la centralità del percorso dell’artista fra amici e nemici complici e no. Un viaggio a rebours nella complessità della creazione che si fa specchio deformante della società”. Le scene e le luci sono di Gianni Carluccio, i costumi di Zaira de Vincentiis . Il testo di Longo è stata pubblicato nel 2019. (ANSA).