Dopo 2 mesi di repliche in 7 regioni d’Italia, per un totale di 35 rappresentazioni tutte sold out, Francesco Paolantoni chiude a sorpresa la tournée del suo fortunato spettacolo dal titolo “O Tello o… io”, il prossimo 31 maggio 2023 al Teatro Petruzzelli di Bari (ancora pochi i posti disponibili). Replica speciale poi il 1 giugno al Comunale di Benevento.
Un successo strepitoso quello di Francesco Paolantoni e del suo cast, Stefano Sarcinelli, Arduino Speranza, Raffaele Esposito, Viola Forestiero, Felicia del Prete, per lo spettacolo “O Tello o… io”. A suggellare una tournée da tutto esaurito poi anche Fabio Fazio e la sua trasmissione “Che tempo che fa”, intervenuti in diretta al Teatro del Fuoco di Foggia, domenica 30 aprile, durante la messinscena.
“Tournée esaltante in teatri straripanti di gente affettuosa e divertita, alla fine di ogni spettacolo ringraziamenti e apprezzamenti estremamente lusinghieri. Una soddisfazione per me sotto ogni punto di vista, da attore, scrittore e regista. Una compagnia di attori meravigliosi, capaci di esaltare ogni singola battuta di un copione scritto anche per far divertire gli interpreti, classico della commedia dell’arte a cui faccio riferimento. Una tournée che avrà il suo finale di stagione al Petruzzelli di Bari e poi a Benevento per poi riprendere la stagione prossima in tutta Italia”, ha detto Francesco Paolantoni.
Lo spettacolo “O Tello o…io” è prodotto da Idue srl di Maurizio Marino e Stefano Sarcinelli, aiuto regia Nicola Miletti, scene Mauro Paradiso, costumi Anna Zuccarini, musiche Antonio Annona, foto di scena Anna Camerlingo.
Trama
Una compagnia amatoriale è intenta a fare le prove di uno spettacolo che debutterà l’indomani sera. Il testo scelto dal regista è: Otello. Il primo atto si sviluppa tra il tentativo di provare lo spettacolo, le deliranti discussioni interpersonali tra i vari attori, le dissertazioni psicologiche sui rapporti e la disperazione per la notizia che l’attore che avrebbe dovuto interpretare il protagonista non verrà più. Unica soluzione è che il regista stesso ricoprirà il ruolo Otello senza però conoscerne la parte. Nel secondo atto, col palcoscenico diviso in due, da una parte lo spettacolo in corso e dall’altro i camerini, si assisterà simultaneamente e contemporaneamente sia alla impietosa messa in scena di Otello che agli strambi eventi nei camerini con un finale imprevedibile.