‘Rientra nel vivo’ è lo slogan scelto dal Teatro Sannazaro di Napoli per la stagione 2021-22.
“La nuova stagione – dice Lara Sansone, direttrice artistica – è un invito a ricominciare. Rientra nel vivo è un’esortazione a riprendere possesso delle nostre emozioni, del piacere di vivere il rito della rappresentazione teatrale, della nostra piccola, grande normalità”.
Molte le produzioni e collaborazioni: 23 spettacoli in cartellone. A questi si aggiungono sette ‘prime’ di settimana, spettacoli che vanno in scena il lunedì proposti da Gino Curcione, Massimo Andrei, Mariano Baduin, Vincenzo De Lucia, Alessia Siniscalchi, Sara Sole Notarbartolo e Francesco Campanile. L’apertura della stagione è affidata a Gaia Aprea, a metà ottobre, con Maitresse tratto da Nell Kimball. Per la ‘tradizione’ saliranno sul palco Marisa Laurito con Persone naturali e strafottenti di Giuseppe Patroni Griffi, Lina Sastri in Maria Maddalena, Peppe Barra con Non c’è niente da ridere, Rosalia Porcaro in Core ‘ngrato, ed ancora Massimiliano Gallo che dirige Gigi Savoia e Chiara Baffi in Il berretto a sonagli e Nadia Baldi con il suo Ferdinando. Abbiamo cercato di puntare su alcuni classici rivisitati in chiave contemporanea – continua la Sansone – primo fra tutti La locandiera di Goldoni con la regia di Luca De Fusco, che debutterà in prima nazionale al Festival delle Ville vesuviane il 18 settembre”.
Lo spettacolo delle feste, in scena da metà dicembre, è la nuova versione del Cafè chantant come sempre diretto da Lara Sansone con l’Orchestra ed il balletto del Cafè Chantant. Il focus sul contemporaneo racchiude nomi della drammaturgia nazionale: Jan Fabre, Lino Musella, Enzo Moscato, Luciano Melchionna, Lello Arena, Pascal Rambert, Francesco Saponaro, Laura Marinoni, Laura Sicignano, Ettore Bassi, Cristina Donadio. Le riflessioni sul senso della vita che sono proposte in diversi spettacoli presentifanno risaltare “il grande lavoro sul mondo attuale che compiono oggi gli artisti”.
Il Sannazaro è anche Centro di produzione che lavora sui giovani; da alcune delle residenze artistiche, svolte anche in periodo di pandemia, sono nati spettacoli che oggi fanno parte del cartellone come quello di Benedetto Sicca. (ANSA).