E’ già conto alla rovescia per l’inaugurazione della stagione lirica del Teatro di San Carlo sabato 26 novembre: dopo 21 anni torna al lirico napoletano il “Don Carlo” di Giuseppe Verdi, con la regia del tedesco Claus Guth e la direzione di Juraj Valčuha.
Dopo la prima di gala (ore 17) previste cinque le repliche, fino al 6 dicembre.
Al suo debutto al Massimo partenopeo, Guth firma una nuova produzione del titolo verdiano con le scene di Etienne Pluss e i costumi di Petra Reinhardt. Nel cast, il basso Michele Pertusi sarà Filippo II, il tenore statunitense Matthew Polenzani ricoprirà il ruolo del titolo. Ad interpretare Rodrigo saranno Ludovic Tézier (24, 26, 29 novembre e 1, 3 dicembre) e Ernesto Petti (6 dicembre). Il soprano americano Ailyn Perez sarà Elisabetta di Valois ed mezzosoprano lettone Elīna Garanča, di nuovo al San Carlo dopo i successi di “Carmen” e “Cavalleria rusticana”, sarà impegnata nel ruolo della Principessa Eboli.
Completano in cast Alexander Tsymbalyuk, Il grande inquisitore, e Cassandre Berthon, Tebaldo. Le luci sono di Olaf Freese mentre il video è di Roland Horvath e la drammaturgia è di Yvonne Gebauer. Valčuha sarà alla guida di Orchestra e Coro del Massimo napoletano, preparato da José Luis Basso. Verdi scrisse per Parigi l’originale del “Don Carlos”, basato sul libretto avviato da François-Joseph Méry e terminato da Camille Du Locle tratto da Schiller. La prima parigina in cinque atti ebbe luogo nel marzo 1867.In seguito l’opera fu ripresentata con enorme successo nei principali teatri europei ed arrivò a Napoli nel 1872, presente Verdi che ne apportò importanti modifiche.Il compositore si convinse in seguito a ridurre la struttura in soli quattro atti e in questa veste il nuovo Don Carlo fu presentato per la prima volta alla Scala di Milano nel 1884. Verdi volle tornare poi alla versione in cinque atti, quella che viene proposta per la prima volta (ad eccezione del debutto ottocentesco), al san Carlo in occasione di questa apertura di stagione 22-23. (ANSA).