Il Teatro di San Carlo collabora alle manifestazioni del Centenario della morte di Enrico Caruso con un intenso programma che occuperà simbolicamente l’intero fine settimana della festa di San Gennaro, il 18 e 19 settembre.
Si inizia al mattino del sabato 18 alle ore 10 nel Museo MeMus del Teatro di San Carlo, con l’inaugurazione di una Mostra documentaria allestita in collaborazione con la Biblioteca Nazionale di Napoli, intitolata “NAPOLI E CARUSO”. La Mostra, curata da Maria Iannotti (vicedirettrice della Biblioteca Nazionale) e da Dinko Fabris (responsabile scientifico del Dipartimento di ricerca del Teatro di San Carlo). La Mostra espone e valorizza per la prima volta il piccolo ma significativo fondo di lettere autografe, cartoline, fotografie e caricature spedite da Enrico Caruso per vent’anni al suo amico napoletano Angelo Arachite, personaggio mai studiato finora dai biografi carusiani. Il Fondo fu acquistato dallo Stato presso un antiquario romano nel 1973 e da allora è custodito nella sezione Lucchesi Palli, specializzata nella storia dello spettacolo napoletano, della Biblioteca Nazionale di Napoli. La vicinanza della Biblioteca con il Teatro di San Carlo e con il suo Museo favorisce progetti di collaborazione tra le due Istituzioni culturali che proseguiranno con future iniziative.
Seguirà fino alle 13 nella stessa sede del MeMus una Giornata di Studi dedicata a “Enrico Caruso da Napoli all’America” con la partecipazione dei curatori della Mostra e di studiosi di diverse discipline come Giuliana Muscio (Università di Padova) e Simona Frasca (Università Federico II di Napoli), che presenteranno un estratto da un film su Caruso e il cinema curato dalla stessa Muscio e la visione di Caruso in America, poi di Luigi Vicinanza (Presidente del MAV di Ercolano) che presenterà un estratto da due documentari realizzati dal regista Giovanni Pelliccia con la partecipazione del tenore Gianluca Terranova nelle vesti di Enrico Caruso. La Giornata si concluderà con l’ascolto guidato di alcuni dischi originali e autografati di Caruso da parte del collezionista e amico personale del figlio di Caruso, Guido D’Onofrio, su un grammofono “Columbia” del tempo.
Domenica 19 settembre alle 19 il Concerto nel Teatro di San Carlo, programmato nell’ambito di Regione Lirica 2021 sostenuta dalla Regione Campania, con la direzione di Marco Armiliato e la partecipazione di tre tenori d’eccezione del nostro tempo: Francesco Meli, Xabier Anduaga e Francesco Demuro (arie d’opera, romanze e canzoni napoletane che componevano il tipico repertorio cantato da Caruso in giro per il mondo).
Nota: L’immagine sulla locandina della Mostra e della Giornata di studi è una caricatura del fondo Caruso della Biblioteca Nazionale di Napoli che sarà esposta: disegnata dallo stesso Enrico Caruso fu dedicata nel 1913 a Parigi alla sorella del Conte Lucchesi Palli, fondatore della Biblioteca dove è oggi conservato il fondo. L’aria cantata da Caruso “O Paradiso” è tratta dall’opera L’Africana di Meyerbeer di cui un disco originale interpretato dal grande tenore sarà esposto in Mostra ed ascoltato sul grammofono storico.